Gli Ultras dell’Inter Allontanano i Giornalisti dal Baretto di San Siro
Milano – Un episodio di forte tensione ha avuto luogo ieri sera al Baretto di San Siro, dove gli ultras dell’Inter hanno fermato l’accesso a Klaus Davi e Daniele Autieri, inviato della trasmissione "Report". I due giornalisti, noti per le loro inchieste sulle dinamiche del tifo calcistico e sulle problematiche legate al mondo del calcio, sono stati allontanati su ordine di Nino Ciccarelli, il leader storico dei ‘Viking’, durante una riunione che ha suscitato notevole interesse.
Secondo quanto riportato da fonti vicine a Davi, la riunione avrebbe dovuto tenersi in modo tranquillo e aperto, come era stato fatto in precedenza, ma la situazione è rapidamente degenerata quando Ciccarelli ha deciso di spostare l’incontro all’interno del bar, creando una barriera per i due giornalisti. Questa manovra ha escluso Autieri e Davi dalla possibilità di assistere a un confronto che, allo stato attuale, coinvolge questioni delicate riguardanti l’intero panorama calcistico.
Davi ha commentato l’accaduto dicendo: “Dalla morte di Antonio Bellocco, avvenuta lo scorso 4 settembre, ho assistito a tutte le riunioni senza alcun problema.” L’assenza di incidenti fino a questo punto ha reso l’episodio ancor più inaspettato e significativo. La convocazione della riunione all’interno del Baretto sembra essere stata strategica per escludere i giornalisti, che erano stati dal leader ultras esplicitamente messi all’erta.
La tensione è aumentata quando Ciccarelli ha ordinato a due bodyguard del gruppo di vigilare sul locale e di non consentire ai complessi cronisti di avvicinarsi. “Hanno schierato due persone all’ingresso e impedito ai giornalisti di accedere al locale,” ha aggiunto Davi, evidenziando come gli è stato rigorosamente vietato di entrare o interagire durante l’evento.
In un clima carico di aspettative relative alla gestione degli ultras e alla loro trasparenza, questo episodio suggerisce un percorso sempre più difficile per i media che cercano di indagare le pratiche chiuse e spesso oscure delle tifoserie organizzate. Gli ultras dimostrano di voler mantenere il controllo, non solo sull’accesso fisico agli incontri, ma anche sulle narrazioni che ne emergono.
La scelta di chiudere la riunione ai giornalisti potrebbe rivelare un’intenzione di oscurare questioni scomode che, se rivelate, potrebbero impattare negativamente sull’immagine della curva interista e, più ampiamente, sul calcio italiano. Resta da vedere come si evolverà questa situazione e quale sarà la reazione da parte dei media e delle istituzioni calcistiche.
Questa vicenda, finora senza precedenti, mette in luce una problematica sempre più attuale: il rapporto tra sport, media e tifoserie è complesso e, in alcuni frangenti, carico di tensioni inevitabili.