Tv italiana in crescita | Perché il Tradizionale è ancora il Re nonostante il Boom dello Streaming?

Televisione italiana in crescita: boom per Discovery e La7 grazie allo streaming

Il settore televisivo italiano continua a mostrare segnali di vitalità, con un aumento degli ascolti che nel 2024 cresce dell’1,1%. Questo dato, pubblicato nell’Annuario 2024 del Certa, il Centro di ricerca sulla televisione e i media audiovisivi dell’Università Cattolica di Milano, è stato confermato durante un evento che ha visto la partecipazione di figure di spicco del settore, come Rosario Donato di Confindustria Radio Televisioni e direttori marketing di importanti gruppi come Mediaset e Rai.

Un elemento chiave della crescita è l’integrazione dello streaming, che si sta affermando come un componente fondamentale nella fruizione dei contenuti. "I terzi poli della televisione italiana, come WarnerBros Discovery e La7, hanno registrato un incremento degli ascolti in doppia cifra: il primo con un +10,5% e il secondo con un +10,1% rispetto al 2023." Questo trend testimonia la crescente diversificazione e la resilienza del panorama televisivo italiano, caratterizzato da una varietà di offerte sia dal punto di vista dei contenuti che delle piattaforme.

L’analisi dell’Annuario evidenzia una televisione "multipolare e resiliente", che combina il broadcasting tradizionale con le nuove modalità di consumo. Ciò è evidente anche nei dati sull’ascolto non riconosciuto, che nel 2024 cresce del 4,3%, raggiungendo una media di 1,8 milioni di spettatori. Questo risultato è senza dubbio influenzato dall’emergere di piattaforme internazionali, che stanno cambiando le abitudini di visione.

In un contesto internazionale, l’Italia si distingue per un consumo televisivo medio di quattro ore al giorno, superiore rispetto alla media degli altri Paesi europei e degli Stati Uniti. "Mediamente, gli italiani dedicano oltre tre ore e 16 minuti alla televisione tradizionale e quasi 44 minuti ai contenuti on-demand." Questo dato riflette un’interazione attiva con diversi formati di intrattenimento, confermando la positività del mercato televisivo locale.

Significativa è l’innovazione tecnologica nel consumo dei contenuti, con un raddoppio della rilevanza delle Smart TV. "È attraverso queste tecnologie che il consumo di contenuti on demand ha registrato veri picchi: ‘Mare Fuori’ ha visto un incremento del 339% negli ascolti streaming." Questo successo sottolinea l’importanza cruciale dell’accessibilità e della versatilità nell’offerta dei contenuti.

La ricchezza dei contenuti è un altro fattore determinante, con oltre 18.000 ore di nuovi contenuti originali prodotti dai broadcaster italiani. "Il valore aggiunto dell’offerta risiede nella varietà dei generi e nella produzione di contenuti originali, che raggiungono tre miliardi e 755 milioni di minuti per programmi come ‘Mare Fuori’." Questo periodo ha visto una varietà crescente di programmi, che ha catturato l’attenzione del pubblico, colonizzando le classifiche di ascolto sia in tv che online.

Infine, le top ten dei programmi più visti testimoniano il successo di alcuni format chiave, con il Festival di Sanremo al primo posto con 11,3 milioni di spettatori e un 66,2% di share, seguiti da altri programmi di successo. Questi risultati mettono in luce non solo la salute dell’industria televisiva, ma anche la sua capacità di adattarsi e innovare nel panorama mediatico attuale.

In conclusione, la televisione italiana si posiziona come un settore in crescita e costantemente evolutivo, pronto a fare i conti sia con le tradizionali sfide del broadcasting sia con le opportunità offerte dallo streaming. La combinazione di innovazione, diversificazione dei contenuti e una solida base di spettatori mostra che il futuro della tv in Italia è decisamente luminoso.