La Corte dei Conti certifica la compatibilità del nuovo contratto per i dipendenti regionali in Sicilia
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha espresso la sua soddisfazione per la recente certificazione della Corte dei Conti che attesta la compatibilità finanziaria ed economica del Contratto collettivo di lavoro del personale non dirigenziale della Regione per il triennio 2019-2021. Questo riconoscimento rappresenta un passo importante per il personale del comparto, che finalmente potrà allinearsi, dopo un’attesa di due anni, agli altri lavoratori della Pubblica amministrazione.
“Adesso auspichiamo che si possa arrivare rapidamente anche alla registrazione del Contratto per la dirigenza,” ha dichiarato Schifani, esprimendo l’intenzione di avviare le trattative per il rinnovo del contratto relativo al triennio 2022-2024. A questo proposito, il presidente ha sottolineato che le risorse finanziarie necessarie sono già state accantonate, evidenziando un impegno concreto verso il miglioramento delle condizioni lavorative nella Pubblica amministrazione siciliana.
Schifani ha anche espresso il suo ringraziamento all’assessore alla Funzione pubblica, Andrea Messina, e agli uffici competenti per aver gestito con grande sensibilità la delicata fase della trattativa con i sindacati, che ha portato alla firma del nuovo accordo. “Questo risultato rafforza il dialogo istituzionale e sindacale,” ha aggiunto, mettendo in risalto l’importanza della collaborazione tra le diverse parti coinvolte nel processo.
Un ulteriore riconoscimento va all’assessore all’Economia, Alessandro Dagnino, e alla Ragioneria generale della Regione per gli adempimenti finanziari che sono stati fondamentali per la registrazione del contratto. “La volontà comune di valorizzare il lavoro pubblico in Sicilia è un obiettivo condiviso,” ha infine ribadito Schifani, rimarcando l’importanza di adeguare le condizioni contrattuali alle attuali esigenze di programmazione economica e bilancio.
In sintesi, questo comunicato segna un momento cruciale nella storia dei contratti regionali in Sicilia, promettendo prospettive più favorevoli per i lavoratori della Regione e un rinnovato impegno verso il dialogo e la valorizzazione del personale pubblico.