Crotone, aggressione al poliziotto: 4 arresti per la morte di Francesco Chimirri
CROTONE – La situazione di tensione nel comune calabrese di Crotone si fa sempre più complessa, dopo gli arresti avvenuti questa mattina di quattro familiari di Francesco Chimirri, il 44enne ucciso lo scorso 7 ottobre durante un intervento del vice-ispettore di polizia Giuseppe Sortino. A confermare le operazioni è stato il colonnello Raffaele Giovinazzo, in servizio presso il Comando dei carabinieri di Crotone.
Le misure cautelari hanno riguardato il figlio, due fratelli e il padre di Chimirri, risultati coinvolti nell’aggressione ai danni dell’agente che, nella giornata tragica di ottobre, avrebbe agito per difendersi durante una colluttazione. L’evento scatenante è stato un incidente stradale avvenuto a Isola Capo Rizzuto, nel quale erano coinvolti sia Chimirri che il vice-ispettore Sortino. La situazione è degenerata quando Chimirri, anziché fermarsi per chiarire le dinamiche dell’incidente, si sarebbe allontanato, dando inizio a un inseguimento.
La colluttazione è avvenuta in località Campanaro, dove, dopo una serie di eventi tumultuosi, Sortino ha sparato in risposta all’aggressione. La brutalità dell’attacco all’agente di polizia ha sollevato interrogativi e preoccupazioni tra i cittadini, spingendo le forze dell’ordine a intensificare le indagini.
Attualmente, le autorità competenti stanno continuando a raccogliere elementi per ricostruire con chiarezza quanto accaduto. "L’indagine è ancora in una fase preliminare", ha dichiarato Giovinazzo, sottolineando la necessità di fare chiarezza su una vicenda che ha scosso profondamente la comunità locale.
La tensione resta alta e la cittadinanza osserva con attenzione gli sviluppi di questa complessa situazione, che mette in luce le sfide quotidiane affrontate dalle forze dell’ordine nel mantenimento della sicurezza e della legalità.