Lapsus di Ceccarelli a Propaganda: il giornalista spiega l’incidente
Roma – In un incontro pubblico per la presentazione del suo nuovo libro, Filippo Ceccarelli ha cercato di chiarire le controversie legate a un suo recente intervento durante la trasmissione Propaganda Live su La7. Lo scorso venerdì, il giornalista di Repubblica si era lasciato sfuggire una parolaccia mentre parlava di Atreju, la festa di Fratelli d’Italia in programma per l’8 dicembre, suscitando reazioni e dibattiti su scala nazionale.
Ceccarelli, che ha annunciato di sentirsi "sinceramente dispiaciuto" per il lapsus, ha affermato che "non era un epiteto né una battuta, non era un’offesa". Nel suo intervento, ha spiegato come l’incidente fosse frutto di un’inesattezza linguistica: “Era un’elencazione in cui si è inceppata la lingua. Uno scioglilingua avvelenato”, ha detto, chiarendo che non vi era assolutamente alcuna intenzione di offendere né la presidente del Consiglio né le donne di destra.
Durante la presentazione del suo libro ‘B – Una vita di troppo’, Ceccarelli ha colto l’occasione per sottolineare l’importanza di simili eventi come Atreju, evidenziando che "segna anche un salto di qualità della manifestazione", ora che si tiene al Circo Massimo. Secondo il giornalista, ciò che lo ha sorpreso è il modo in cui l’incidente è stato ingigantito dall’opinione pubblica e dai media.
"Chi mi conosce sa che mai avrei potuto pensare di usare una parolaccia", ha aggiunto, rimarcando il suoi intenti e il suo stile comunicativo. Nel concludere la sua spiegazione, ha nuovamente espresso il suo dispiacere per l’accaduto e ha confermato la sua disponibilità a scusarsi. In un panorama mediatico sempre più polarizzato, episodi come questo sollevano interrogativi sulle dinamiche comunicative e sulle responsabilità di chi opera nel giornalismo.
Mentre il 2024 si avvia verso ulteriori sviluppi politici, l’incidente di Ceccarelli potrebbe rivelarsi un spunto per riflessioni più ampie sulla comunicazione e il rispetto reciproco nel dibattito pubblico.