L’Avanzata di Hayat Tahrir al-Sham: La Caduta di Damasco e il Futuro della Siria
La situazione in Siria ha subito un’improvvisa e drammatica svolta negli ultimi giorni. I ribelli di Hayat Tahrir al-Sham, una formazione islamista di origine sunnita, hanno preso il controllo di Damasco, segnando un punto di svolta nella guerra civile siriana. L’avanzata, iniziata a fine novembre dalle regioni settentrionali del paese, ha trovato il suo culmine con l’ingresso nella capitale, dopo mesi di tensioni e combattimenti.
Hayat Tahrir al-Sham, che ha radici nel gruppo Al-Nusra e si rifà all’esperienza di Al-Qaeda, ha sferrato l’assalto decisivo dalla provincia di Idlib, situata al confine con la Turchia. Questa manovra tattica ha permesso ai ribelli di consolidare il loro potere e di presentarsi come i nuovi attori sul palcoscenico politico siriano, dopo oltre cinque decenni di regime della famiglia Assad.
In una prima fase di transizione, i ribelli hanno annunciato che il primo ministro uscente, Mohammed Ghazi al-Jalali, resterà in carica, ponendo le basi per una delicata supervisione del processo di passaggio di potere. Tale decisione ha sollevato interrogativi riguardo alla stabilità e alla direzione futura del paese, che ha conosciuto anni di conflitto e instabilità.
La famiglia Assad ha governato la Siria sin dal 1971, con Hafiz al-Assad e, successivamente, con suo figlio Bashar al-Assad. Questo lungo periodo di dominio, caratterizzato da un regime di minoranza sciita e alauita, ha lasciato il paese profondamente diviso e lacerato. L’entrata dei ribelli a Damasco segna non solo la fine di un’epoca, ma rappresenta anche un’opportunità e una sfida per la Siria e i suoi abitanti.
Mentre il mondo osserva l’evolversi della situazione, rimane da vedere come si svilupperanno gli eventi nei prossimi giorni e settimane. La reazione della comunità internazionale e il futuro del governo transitorio di al-Jalali saranno cruciali per determinare il destino della Siria. La caduta di Damasco e la presa di potere di Hayat Tahrir al-Sham segnalano una nuova era nel conflitto siriano, con tutte le incertezze e le speranze che ciò comporta.