Una nuova era per la Siria: la voce di Damasco tra speranza e paura
Damasco – “Stanotte non si poteva dormire per gli spari e le pallottole che riecheggiavano in lontananza.” Queste le parole di padre Firas Lutfi, frate francescano e parroco della capitale siriana, che ha condiviso con l’agenzia Dire una testimonianza inquietante e al contempo carica di speranza. Dopo l’ingresso dei ribelli di Hayat Tahrir al-Sham nella cittĂ e l’annuncio della possibile fuga del presidente Bashar al-Assad, Damasco si trova al centro di un significativo cambiamento politico e sociale.
“Qui a Damasco c’è stato un capovolgimento, si è aperta una nuova pagina e una nuova era.” Con queste frasi, padre Lutfi descrive la situazione attuale della Siria, segnata da forti tensioni e speranze di rinnovamento. Il parroco, originario di Hama e con una lunga esperienza vissuta ad Aleppo, esprime l’auspicio che il Paese possa finalmente liberarsi dai legami con qualsiasi forma di dittatura, sia politica che religiosa.
La testimonianza di padre Lutfi è pervasa da un desiderio profondo di pace e rinascita. “La capitale della Siria si augura una rinascita vera e propria”, afferma, descrivendo il sogno di una nazione in cui il popolo possa vivere “sereno” e contribuire a un futuro di unità e armonia. Con il passare del tempo, Damasco potrebbe diventare un simbolo di speranza, un faro per i siriani desiderosi di costruire un futuro migliore.
“I siriani possano vivere gli uni accanto agli altri,” continua il frate, esprimendo il desiderio che tutte le comunitĂ , specialmente quella cristiana, possano convivere in pace. La sua testimonianza arriva in un momento particolarmente significativo, coincidente con la festa dell’Immacolata Concezione, un’occasione in cui molti siriani augurano alla loro nazione una guida benevola e prospera. “Che la Madonna possa prendere in mano questa nazione e guidarla nella prosperitĂ e nella pace.”
Con l’eco delle armi ancora presente nelle strade di Damasco e un clima di incertezza palpabile, padre Lutfi rappresenta una voce di speranza in un contesto drammatico. La Siria, un antico crocevia di culture e civiltĂ , potrebbe essere all’alba di una nuova era, ma il cammino verso la pace è ancora lungo e impervio.