Siria, Trump: “Assad è fuggito quando ha perso il sostegno russo. Troppe vite sprecate in Ucraina”
ROMA – In una serie di dichiarazioni che promettono di scuotere gli equilibri geopolitici, Donald Trump, neo-eletto presidente degli Stati Uniti, ha affermato che il presidente siriano Bashar al-Assad è "fuggito" dalla Siria a causa della perdita del supporto russo, in un momento in cui il conflitto in Ucraina continua a pesare sulla Russia. Le sue osservazioni sono state pubblicate sulla piattaforma Truth Social, dove ha messo in luce come il conflitto in Ucraina abbia inciso profondamente sulle scelte strategiche di Mosca.
“Assad è andato, è fuggito dal suo Paese”: così Trump ha descritto la situazione attuale del leader siriano, sostenendo che la Russia, che per anni ha protetto Assad, ora non ha più "interesse a proteggerlo". La situazione in Siria sembra peggiorare, con i ribelli di Hayat Tahrir al-Sham che, secondo l’agenzia moscovita Novosti, sono ora considerati un’organizzazione terroristica e stanno guadagnando terreno vicino a Damasco in un’offensiva coordinata.
Trump ha approfondito la questione, affermando che “la Russia è indebolita a causa del disastro in Ucraina”. Ha quindi sottolineato che oltre 600.000 soldati russi sono stati uccisi o feriti in una guerra che, secondo lui, "non sarebbe mai dovuta iniziare", lanciando un chiaro appello per un cessate il fuoco immediato e per l’avvio di negoziati.
Il presidente ha inoltre messo in relazione le attuali debolezze della Russia e dell’Iran: “La Russia e l’Iran sono attualmente in uno stato di debolezza; la prima a causa dell’Ucraina e di una cattiva economia, il secondo per Israele e i suoi successi militari”. Queste affermazioni evidenziano una nuova dimensione degli sviluppi nel Medio Oriente, suggerendo che le interazioni tra i vari attori globali stanno per cambiare.
In un’analisi del conflitto in Ucraina, Trump ha dichiarato: “Troppe vite vengono inutilmente sprecate, troppe famiglie distrutte”, avvertendo che se la situazione dovesse proseguire, potrebbe sfociare in una crisi ben più grave. Ha esortato sia la Russia che l’Ucraina a considerare un accordo, ritenendo che entrambi i lati abbiano già subito perdite insostenibili.
“Conosco bene Vladimir. Per lui questo è il momento di agire”, ha affermato Trump, suggerendo che anche la Cina potrebbe avere un ruolo cruciale nel mediare una soluzione. La sua conclusione esprime un desiderio di cambiamento, sottolineando che il mondo sta guardando in attesa di una risoluzione.
Le parole di Trump aprono nuove prospettive sulle attuali dinamiche internazionali e sollevano interrogativi su come le potenze globali possano reagire a questo appello all’azione. La comunità internazionale, da parte sua, si prepara a seguire da vicino gli sviluppi in Siria e Ucraina, in un contesto di crescente instabilità e incertezze geopolitiche.