Esplosione mortale all’Eni di Calenzano | Cosa non ci dicono sulle conseguenze ambientali?

Tragedia a Calenzano: Esplosione in stabilimento Eni, 2 morti e 3 dispersi

FIRENZE – Una devastante esplosione ha colpito un impianto Eni a Calenzano, causando due morti, tre dispersi e almeno nove feriti. L’incidente è avvenuto intorno alle 10:20 di stamane, generando un forte boato avvertito in tutta la provincia di Firenze. Le fiamme che si sono sprigionate sono state domate rapidamente dai vigili del fuoco, precludendo il rischio di propagazione verso i serbatoi di carburante.

Secondo quanto riferito dal presidente della Regione, Eugenio Giani, l’incendio si è innescato a causa della fuoriuscita di carburante da un’autocisterna durante le operazioni di carico. “Non ci sono stati contatti col deposito dei carburanti”, ha chiarito Giani, sottolineando la fortuna che i depositi sono rimasti intatti, il che ha evitato una catastrofe maggiore.

A seguito dell’accaduto, il Comune di Calenzano ha raccomandato ai cittadini di "rimanere in casa con le finestre chiuse", invitando a limitare gli spostamenti e le attività all’aperto. Per i due giorni successivi, è stato proclamato lutto cittadino e sono stati sospesi tutti gli eventi programmati sul territorio. Le istituzioni locali hanno ordinato la chiusura di alcune strutture pubbliche come il palazzetto dello sport e la piscina comunale.

“La macchina dei soccorsi è partita immediatamente”, ha dichiarato il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, che ha confermato di essere in contatto continuo con le autorità per monitorare la situazione e garantire la sicurezza dei cittadini. La preoccupazione per le conseguenze ambientali è alta; tecnici dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale sono già sul posto per valutare gli effetti degli inquinanti rilasciati nell’aria.

Eni, da parte sua, ha confermato l’incidente e ha avviato verifiche per determinare le cause e gli impatti dell’evento. “I vigili del fuoco hanno domato le fiamme in modo da evitare la propagazione ai depositi vicini”, ha dichiarato Giani.

Contraccolpi anche per la circolazione: La chiusura temporanea dello svincolo dell’A1 a Calenzano ha creato disagi al traffico veicolare. Anche la linea ferroviaria Firenze-Prato è stata sospesa, con bus sostitutivi attivi per agevolare i pendolari.

La Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) ha lanciato un’allerta riguardo la nube di fumo nero sprigionata dall’incendio, definita “potenzialmente pericolosa per la salute umana e per l’ambiente”. Il rischio di esposizione a sostanze tossiche come il monossido di carbonio e altri inquinanti è motivo di preoccupazione. “Gli incendi in raffinerie rilasciano sostanze inquinanti che contaminano l’aria, il suolo e le acque”, ha avvertito Alessandro Miani, presidente della Sima, sollecitando massima attenzione e precauzione.

L’incidente di Calenzano segna una drammatica giornata per la comunità fiorentina, che spera in una rapida risoluzione della situazione e in una pronta ripresa per i feriti ed i loro familiari.