Siria: Crosetto avverte sulla nuova situazione geopolitica dopo la caduta di Assad
La caduta del regime di Bashar al-Assad in Siria segna un punto di svolta cruciale per il Medio Oriente, secondo le dichiarazioni di Guido Crosetto, ministro della Difesa italiano. In un’intervista al quotidiano ‘La Stampa’, Crosetto ha analizzato le conseguenze politiche ed economiche di questo cambiamento, sottolineando la fragilità della situazione attuale e i rischi associati.
Un contesto complesso di transizione
Crosetto ha affermato che “si apre una transizione difficile e piena di incognite”. Da un lato, i ribelli che hanno trionfato sono divisi in fazioni, dall’altro c’è la volontà di stabilire un sistema democratico in un contesto di instabilità diffusa. “Divisioni nel mondo arabo, estremismi interni e tensioni lungo i confini con Libano, Iraq, Israele e Arabia Saudita”, sono solo alcune delle sfide che la Siria dovrà affrontare in questo periodo turbolento.
Il potere crescente di Erdogan
Un focus particolare è stato riservato alla figura di Recep Tayyip Erdogan, presidente della Turchia, che Crosetto descrive come avvantaggiato dalla situazione attuale. “Erdogan ha in mano un risultato che persegue da anni”, ha dichiarato il ministro, sottolineando come la debolezza della risposta europea alla crisi possa permettere al leader turco di esercitare maggiore influenza.
Con la possibilità di “apri e chiudere i rubinetti verso la Ue”, Erdogan potrebbe minacciare nuove ondate di migranti, richiamando alla memoria la crisi migratoria del 2015. Crosetto ha evidenziato come “oggi la Ue sia ben più debole”, in un contesto politico instabile, specialmente in Germania, dove una crisi industriale potrebbe influire sulle decisioni relative all’immigrazione.
Senza tregua, si rischiano scenari apocalittici
Infine, Crosetto ha messo in guardia sulle conseguenze catastrofiche di un’eventuale escalation della violenza nella regione. “Dobbiamo difendere, senza mollare di un punto, la tregua a Sud o rischiamo scenari apocalittici,” ha avvertito, riferendosi alle difficili condizioni in Libano e all’impatto della crisi di Hezbollah. Questi sviluppi potrebbero avere ripercussioni significative non solo per la Siria, ma anche per tutto il quadro geopolitico del Medio Oriente.
In un momento di grande fragilità e incertezza, le parole di Crosetto rinforzano la necessità di un approccio strategico e coeso da parte della comunità internazionale, per affrontare i nodi irrisolti di una regione in continua evoluzione.