Licenziamenti in massa da Stellantis | I lavoratori chiedono aiuto a Mattarella e temono un futuro incerto!

Crisi Trasnova: Lavoratori in presidio al Mimit, domani il tavolo Stellantis

A Pomigliano d’Arco, l’incertezza lavorativa si fa sentire forte e chiara. Domani, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) ospiterĂ  un tavolo di confronto sulla vertenza Trasnova. I lavoratori, provenienti dagli stabilimenti di Torino, Cassino, Pomigliano e Melfi, presenzieranno in forma di presidio per far sentire la loro voce al governo.

Dopo l’annuncio di 97 licenziamenti collettivi da parte dell’azienda committente di Stellantis, i lavoratori hanno deciso di non restare in silenzio. Il presidio permanente, attivato dal 2 dicembre scorso, è un segno tangibile della protesta che sta attraversando la comunitĂ  operaia. “Caro Presidente, stai dalla nostra parte”, è l’appello lanciato ai vertici delle istituzioni, come dichiarato in una lettera aperta indirizzata a Sergio Mattarella da parte dei lavoratori licenziati.

La lettera, in cui si evidenzia la drammaticitĂ  della situazione, richiama l’attenzione sulla crisi occupazionale: “Dall’anno nuovo saremo tutti disoccupati alla ricerca di un posto di lavoro”. I lavoratori temono per il loro futuro e per la serenitĂ  delle loro famiglie, poichĂ© nel sud Italia la situazione è giĂ  complicata e la ricerca di un nuovo lavoro diventa ardua.

Inoltre, il documento denuncia un sentimento di ingiustizia rispetto alle scelte aziendali, evidenziando il rischio di dover affrontare una situazione economica precaria. “Noi crediamo di essere vittime di una grande ingiustizia, Stellantis fa pagare anche a noi la buonuscita di 136 milioni di euro di Carlos Tavares”, apprendiamo da Mauro Cristiani, segretario generale Fiom Napoli, e Mario Di Costanzo, responsabile del settore automotive.

La lettera continua con una richiesta esplicita: “Vogliamo solo lavorare e vedere le nostre famiglie serene”, un desiderio che dovrebbe essere garantito a tutti i lavoratori. La crisi economica e la mancanza di certezze pongono le famiglie dei dipendenti in una situazione di vulnerabilità che va oltre il singolo individuo e tocca la comunità intera.

Infine, i lavoratori trasmettono la loro speranza che durante il tavolo di domani, il Mimit possa presentare proposte concrete che andranno a salvaguardare le attività lavorative e i livelli occupazionali, perché, come sottolineano, “speriamo che ci siano soluzioni che possano restituire dignità e lavoro”.

La situazione dei dipendenti Trasnova è un’eco di molte altre realtĂ  lavorative del Paese, un chiaro segnale che necessita di attenzione e intervento a livello governativo per evitare che il dramma della disoccupazione diventi la norma e non l’eccezione.