Siria in crisi | L’Europa chiude la porta agli asylum seekers: sarà la scelta giusta?

La Siria in crisi: l’Italia sospende le richieste di asilo

Romano, 9 dicembre 2024 – La situazione in Siria sta vivendo un nuovo capitolo di incertezza e tensione, e il Governo italiano ha deciso di intervenire con misure drastiche. Durante un vertice tenuto a Palazzo Chigi, presieduto dalla premier Giorgia Meloni, è stata annunciata la sospensione dei procedimenti per le richieste di asilo provenienti dalla Siria.

Questa decisione, come specificato in un comunicato stampa ufficiale, è stata presa in linea con le scelte di altri Paesi europei, inclusi Germania, Svezia, Danimarca e Norvegia. Il vertice ha visto la partecipazione di figure chiave come il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il ministro della Difesa Guido Crosetto, oltre ai vertici dei servizi segreti e a rappresentanti della sicurezza.

Il Governo ha sottolineato l’importanza di garantire l’incolumità dei civili in una situazione di conflitto attivo, affermando l’assoluta priorità della sicurezza dei cittadini e delle minoranze, in particolare dei cristiani, nel contesto del panorama siriano attuale.

Nel documento diffuso, si evidenzia anche la decisione di mantenere la presenza diplomatica a Damasco, esprimendo gratitudine per il lavoro del personale diplomatico italiano. L’esecutivo ha assicurato che seguirà la situazione con attenzione, collaborando con i partner regionali e internazionali, in particolare quelli del G7.

Questa mossa arriva in un momento critico per la Siria, dove i combattimenti continuano a infuriare. Nel fine settimana, un’alleanza ribelle, guidata dal gruppo islamista Hayat Tahrir al-Sham, ha rovesciato il regime di Bashar al-Assad, portando a un ulteriori incertezze sulla stabilità del paese.

Nel contesto di questo scenario drammatico, anche la Francia sta considerando di sospendere le domande di asilo da parte dei cittadini siriani. Fonti del ministero dell’Interno francese hanno comunicato che una decisione in merito è attesa nelle prossime ore. Nel 2023, oltre 4.000 siriani avevano presentato domanda di asilo in Francia, frutto di un fenomeno migratorio che si stava intensificando a causa delle difficili condizioni nel paese mediorientale.

La sospensione delle richieste di asilo da parte dell’Italia e le possibili decisioni simili da parte di altri paesi europei evidenziano la crescente preoccupazione per la situazione in Siria e per la gestione delle crisi migratorie in seno all’Unione Europea. Con i conflitti che continuano a infuriare e la comunità internazionale che cerca strategie di risposta, si pone la questione cruciale di come gestire una crisi umanitaria in evoluzione e per tutelare le popolazioni vulnerabili.