Calenzano, tragedia nello stabilimento Eni: identificata la prima vittima
Calenzano è stata colpita da una terribile tragedia oggi, a seguito di un’esplosione nello stabilimento della multinazionale Eni. È stata identificata la prima vittima, Vincenzo Martinelli, un autotrasportatore di 51 anni, padre di due figlie. La notizia ha scosso profondamente la comunità locale e non solo, facendo registrare un bilancio al momento tragico, con oltre venti feriti, di cui due in condizioni critiche per ustioni.
L’esplosione ha provocato un’importante emergenza sanitaria. Attualmente, sei persone sono ricoverate all’ospedale Careggi di Firenze, con uno di loro in gravi condizioni e in fase di trasferimento a Pisa per la gravità delle ustioni riportate. Un altro paziente è ricoverato in subintensiva per trauma cranico, mentre molte altre persone hanno ricevuto cure per patologie di lieve entità. La situazione è in continua evoluzione, e i vigili del fuoco stanno operando anche durante la notte per garantire la sicurezza dell’area e verificare se ci siano altre persone coinvolte.
Sulla scia della tragedia, mercoledì prossimo sarà indetto un lutto regionale in Toscana. Il presidente della Regione, Eugenio Giani, ha preannunciato che le bandiere degli edifici pubblici saranno esposte a mezz’asta. Durante una riunione della Giunta, ha ribadito l’importanza dell’unità davanti a tale calamità, invitando le istituzioni locali a unirsi a questa giornata di cordoglio.
In risposta all’accaduto, i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato uno sciopero generale per mercoledì. "Basta morti sul lavoro" è il messaggio chiaro delle organizzazioni sindacali, che hanno indetto una manifestazione nel pomeriggio, esprimendo così il loro dolore e la loro rabbia per un incidente ritenuto inaccettabile. La sicurezza sul lavoro deve essere una priorità in tutte le aziende, hanno sottolineato i rappresentanti sindacali, esprimendo solidarietà verso le famiglie coinvolte.
I vigili del fuoco continuano a cercare eventuali dispersi. “Stiamo verificando il possibile coinvolgimento di ulteriori persone,” ha affermato il portavoce nazionale dei vigili del fuoco, Luca Cari. Questa affermazione ha destato preoccupazione tra le famiglie e nella comunità, lasciando tutti con il fiato sospeso in attesa di ulteriori sviluppi.
Infine, il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, ha promesso un’indagine accurata per accertare le cause di questa ennesima tragedia sul lavoro. Ha riconosciuto la gravità della situazione e l’importanza di agire per prevenire simili incidenti in futuro.
Calenzano si trova ora nel cuore di un’emergenza e di un dolore collettivo. I pensieri e le azioni della comunità, delle istituzioni e dei sindacati sono rivolti verso le vittime e le loro famiglie, con la speranza che simili tragedie possano essere evitate in futuro.