Un’opera contro la mafia | Scopri perché Palermo sta riscoprendo le sue eroine dimenticate!

Palermo: Inaugurazione dell’opera temporanea di Franca Marini in memoria di Emanuela Sansone e Giuseppa Di Sano

Il prossimo 12 dicembre, Palermo ospiterà un’importante iniziativa culturale dedicata alla memoria di Emanuela Sansone e Giuseppa Di Sano, vittime di un omicidio di mafia avvenuto nel 1896. L’evento si svolgerà alle 16:30 presso il giardino di piazza Antonino Caponnetto, adiacente al luogo del delitto, dove l’artista Franca Marini presenterà la sua opera temporanea site-specific.

L’installazione di Marini non è solo un tributo alla memoria delle due donne, ma un’occasione di dialogo e partecipazione con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Palermo. In particolare, gli allievi dei corsi di Pittura e Linguaggi Sperimentali collaboreranno con l’artista in un workshop che darà forma alla creazione, rafforzando il legame tra arte e comunità.

In un contesto in cui la mafia ha segnato profondamente la storia della città, l’opera si propone di far emergere non solo la violenza del crimine, ma anche la straordinaria determinazione della madre di Emanuela, Giuseppa Di Sano. Quest’ultima, dopo aver subito l’agguato mafioso, denunciò gli autori e si batté per ottenere giustizia, diventando simbolo di resistenza e civismo.

La memoria di questi due omicidi ha trovato sponda in un progetto più ampio, avviato oltre un anno fa da varie associazioni tra cui No Mafia Memoria e il Centro Impastato. L’iniziativa ha già portato all’installazione di una targa commemorativa nel luogo dell’omicidio lo scorso 8 marzo. Il percorso di recupero della memoria si concluderà con la pubblicazione di un libro dedicato a Emanuela e Giuseppa, in uscita questo mese, che includerà contributi di storici e scrittori, illustrato da giovani talenti dell’Accademia.

In aggiunta all’opera di Marini, il progetto annuncia una call aperta per la realizzazione di una nuova opera pubblica permanente, dedicata alla lotta contro la mafia. Questo bando, che sarà reso noto a breve, mira a coinvolgere artisti e collettivi nella creazione di un simbolo di giustizia e speranza per la comunità palermitana.

La presenza di artisti e istituzioni nella gestione e nella promozione di queste attività sottolinea l’importanza della cultura come strumento di riscatto e consapevolezza sociale. Come ha affermato Marini stesso, "Lavorare su questo tema significa restituire alla città un pezzo di storia che merita di essere raccontata e vissuta."

In un periodo in cui il dialogo sulla mafia è necessario e urgente, l’evento del 12 dicembre rappresenta non solo un momento di arte e commemorazione, ma anche un passo verso una maggiore consapevolezza e impegno collettivo contro le ingiustizie. Con l’opera di Franca Marini, il giardino di piazza Caponnetto diventerà un luogo di memoria e riflessione, dove le testimonianze del passato si intrecciano con le speranze per un futuro libero dalla criminalità.