Tajani: "Escludo arrivi di massa dalla Siria. Il nostro interlocutore è la Turchia"
Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha rassicurato i cittadini italiani sui rischi di immigrazione irregolare e terrorismo derivanti dalla situazione attuale in Siria. Intervenendo nel programma ‘Restart’ su Raitre, Tajani ha dichiarato che, al momento, non ci sono minacce imminenti e ha posto l’accento sulla necessità di mantenere la vigilanza, poiché la situazione in Medio Oriente è in continua evoluzione.
"Sono portato a tranquillizzare i nostri concittadini. Non abbiamo in questo momento rischi di immigrazione irregolare e neanche rischi di terrorismo", ha affermato Tajani. Il ministro ha specificato che "il nostro interlocutore principale è la Turchia", sottolineando l’importanza di questo legame per stabilire una strategia di gestione della crisi.
Tajani ha anche chiarito che, per comprendere meglio la situazione, il governo ha deciso di bloccare temporaneamente le pratiche di concessione di asilo. "E’ una scelta temporanea", ha dichiarato, aggiungendo che esclude categoricamente un arrivo di massa di profughi dalla Siria, sottolineando un’attuale "voglia di rientro in Siria" da parte di molti cittadini.
In merito alla situazione diplomatica, il ministro ha confermato la volontà dell’Italia di mantenere una rappresentanza a Damasco. "La Siria si affaccia sul Mediterraneo e per noi è vitale", ha rimarcato Tajani, evidenziando il ruolo strategico che l’Italia intende continuare a giocare in questa regione del mondo.
La stabilizzazione della Siria è vista con favore, con Tajani che ha sottolineato il cambiamento di potere che ha visto la fine del regime di Assad, sostenuto da Iran e Russia. “E’ finita una dittatura che ha segnato la sconfitta di Iran e Russia", ha spiegato, menzionando un nuovo gruppo di forze al potere che si presenta come più moderato.
Infine, il ministro ha toccato il tema delle armi chimiche. "Gli israeliani stanno distruggendo le basi dove c’erano i depositi di armi chimiche", ha detto, garantendo che queste non devono cadere in mani sbagliate. Tale attivismo da parte di Israele è percepito come fondamentale per la stabilità della regione e per la sicurezza europea.
Concludendo, il messaggio di Tajani appare chiaro: l’Italia intende mantenere un’attenta osservazione degli sviluppi in Siria, con una particolare attenzione alle alleanze strategiche, in primo luogo con la Turchia, per affrontare con successo le sfide del futuro.