Studente arrestato al corteo per la pace si guadagna la libertà | La verità dietro una condanna inaspettata!

Tiziano Lovisolo è libero: sospensione della pena e foglio di via per un anno

ROMA – Tiziano Lovisolo, il 24enne studente universitario di Urbino, è stato liberato dopo essere stato l’unico arrestato durante il corteo per la pace in Medio Oriente del 5 ottobre a Roma. La decisione è stata presa dal tribunale di piazzale Clodio, che ha sospeso la pena di due anni e imposto un foglio di via di un anno.

L’arresto di Lovisolo era avvenuto in un contesto di tensione tra manifestanti e forze dell’ordine. Sebbene il pubblico ministero avesse chiesto una condanna di tre anni e quattro mesi per violenze e resistenza a pubblico ufficiale, il giovane si è sempre proclamato innocente, affermando di aver tentato di difendere la sua fidanzata da un’aggressione mentre gli scontri infuriavano attorno a loro.

Secondo quanto riportato dall’associazione ‘Rete Liberi/e di Lottare’, al giovane sono state riconosciute le attenuanti generiche, portando alla condanna a due anni con la sospensione della pena. “Siamo felici del fatto che sia libero e oggi l’importante è quello,” ha commentato l’associazione, che ha continuato a sostenere Lovisolo nel suo percorso legale. Nonostante la libertà ottenuta, l’associazione ha dichiarato che si continuerà a mobilitare contro i conflitti in corso: “Ribadiamo che in quella piazza c’eravamo tutti e tutte.”

Il corteo, organizzato da diverse sigle associative per chiedere la fine delle guerre in Palestina e Libano, era stato vietato dalle autorità per ragioni di sicurezza. Solo un sit-in in piazzale Ostiense era stato autorizzato. Durante la manifestazione, si sono verificati scontri tra manifestanti e polizia, che hanno utilizzato lacrimogeni e cannoni ad acqua per disperdere la folla.

A seguito degli eventi, Amnesty International Italia ha pubblicato una ricerca, evidenziando "profonde preoccupazioni per le violazioni dei diritti umani" osservate il 5 ottobre. La ricerca, basata sulle testimonianze dei partecipanti e sull’osservazione di una task force presente sul posto, ha sottolineato le limitazioni della libertà di espressione e di riunione pacifica in quel contesto.

La libertà di Tiziano Lovisolo rappresenta un passo significativo, ma la battaglia legale e politica prosegue, in un clima di tensioni e divisioni che caratterizza il dibattito pubblico attorno ai diritti umani e alla giustizia in Italia.