Nigel Richards: il Campione di Scarabeo che Sfida le Lingue
Roma – In un mondo in cui la competenza linguistica è generalmente considerata fondamentale per avere successo, Nigel Richards emerge come un autentico fenomeno. Questo neozelandese è noto per aver vinto i campionati mondiali di Scarabeo in spagnolo e francese, pur non parlando nessuna delle due lingue. La sua straordinaria carriera ha catturato l’attenzione di appassionati di giochi da tavolo e non solo, rendendolo una figura quasi leggendaria nel panorama degli scacchi delle parole.
Recentemente, Richards ha trionfato contro 150 concorrenti provenienti da 20 paesi diversi durante i Campionati Mondiali di Scrabble in spagnolo, svoltisi in un hotel alla periferia di Granada. E ciò che sorprende è che l’eroe del gioco non ha alcuna conoscenza della lingua spagnola. Come riesce a compiere un simile miracolo?
La risposta è tanto semplice quanto incredibile: Nigel Richards ha un talento fenomenale per la memorizzazione. Invece di studiare le lingue, dedica il suo tempo a memorizzare l’intero vocabolario del gioco, ignorando completamente il significato delle parole. Questo approccio potrebbe sembrare bizzarro, ma si combina con una capacità impressionante di calcolo delle probabilità matematiche, rendendolo un avversario temibile.
Nel caso del francese, ad esempio, ci è voluto solo un tempo record di nove settimane per interiorizzare l’intero dizionario del gioco. I suoi avversari spesso affermano che giocare contro di lui equivale a sfidare un computer, talmente riesce a ottimizzare le sue mosse.
Un altro aspetto affascinante di Nigel Richards è la sua natura estremamente riservata. Pochissime informazioni trapelano riguardo alla sua vita privata, il che contribuisce solo ad aumentare il suo mito. Dopo quasi tre decenni di competizioni di livello mondiale, Richards è stato consacrato come il miglior giocatore di Scarabeo di tutti i tempi, un titolo che parla da solo.
In un’epoca in cui tanti cercano il riconoscimento attraverso i social media, Richards ci ricorda che la vera grandezza può derivare anche dalla semplice, ma straordinaria, passione per il gioco. E mentre i suoi avversari si scontrano con le parole, lui continua a scrivere la sua leggenda, una lettera alla volta.