Monti: “Contro di me minacce e pallottole, ma ho ridato il mare a Palermo”
In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità portuale della Sicilia occidentale, ha fatto una drammatica confessione riguardo al suo operato a Palermo. “C’era a riva uno con la canna da pesca. ‘Presidenteee’, mi fa. ‘Vede quant’è bello! Deve portarci ‘u picciriddu’ (il bambino, ndr). Chiedo: ‘Chi?’. E quello, mai visto prima, fa il nome di mio figlio! Ero lì da due giorni. Da paura…”. Così Monti ha raccontato l’atmosfera di intimidazione in cui si è trovato a lavorare, sin dal suo arrivo nel 2017, quando si è trovato a dover fronteggiare minacce e intimidazioni da parte della malavita locale.
Monti ha ereditato un porto in uno stato di abbandono, in particolare l’area della storica Cala, e il suo impegno di risanamento non è piaciuto alla criminalità organizzata. “Le minacce nei miei confronti sono continuate: un proiettile da Kalashnikov alla casa di famiglia, uno alla casa palermitana e uno in ufficio”, racconta il presidente, sottolineando la gravità della situazione. In risposta, Monti ha istituito un ufficio per la legalità e la trasparenza, arruolando Leonardo Agueci, ex magistrato noto per il suo impegno contro la mafia.
Grazie alla perseveranza di Monti, oggi quel che era una zona di degrado è diventata il Palermo Marina Yachting, un grande progetto di riqualificazione che ha trasformato l’area. “Abbiamo restituito il mare alla città”, afferma con orgoglio Monti, evidenziando come in sette anni sia riuscito a cambiare non solo il porto di Palermo, ma anche quelli di Trapani, Licata, Gela, Porto Empedocle e Termini Imerese. Questi cambiamenti puntano a creare una rete portuale efficiente e vivace lungo il versante nord-occidentale della Sicilia.
Il Palermo Marina Yachting, esteso su circa 30.000 metri quadrati, è il simbolo di questo rinnovamento. Con spazi per yacht di grandi dimensioni, negozi, ristoranti e aree di svago per le famiglie, tra cui un laghetto artificiale e giochi d’acqua, rappresenta un nuovo volto per la città.
A luglio, il mandato di Monti scadrà e la politica si trova di fronte al compito di trovare un successore. Il governatore Renato Schifani ha elogiato i risultati ottenuti: “L’Autorità portuale di Palermo ha dimostrato in questi anni, grazie alla gestione di Pasqualino Monti, di avere una marcia in più. È cambiata la mobilità portuale, sono aumentati i flussi crocieristici e la città si è riappropriata del suo mare. Se dipendesse da me, lo confermerei in eterno”.
Un futuro incerto per Monti e l’Autorità portuale di Palermo, ma sicuramente il suo operato ha lasciato un segno profondo, contribuendo a restituire alla città un accesso vitale e prezioso al suo mare.