Strage di Piazza Fontana: 55 Anni di Mistero e Ingiustizia | Perché la Verità Sulla Democrazia Italiana è Ancora Nascosta?

Piazza Fontana: il ricordo della strage nel messaggio di Mattarella

Roma, 12 dicembre 2024 – Cinquantacinque anni fa, una violenta esplosione in Piazza Fontana a Milano sottrasse la vita a 17 persone, segnando un capitolo oscuro e doloroso della storia italiana. Oggi, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rinnovato la memoria della tragedia, definendola “uno squarcio nella storia nazionale”, evidenziando l’intento eversivo di destabilizzare la democrazia.

Nel messaggio commemorativo, Mattarella ha enfatizzato come “il 12 dicembre 1969 fu una giornata in cui i terroristi intendevano produrre una rottura nella società italiana”. L’attacco, che colpì non solo Milano ma anche Roma, mirava a seminare caos e violenza; un’azione vile che ha lasciato una ferita indelebile nella coscienza collettiva del Paese.

Il Presidente ha richiamato alla mente i momenti successivi alla strage, in cui “il popolo italiano superò una prova terribile”. È stata l’unità in difesa dei valori costituzionali a prevalere sugli eversori, consentendo una ripresa della crescita civile e sociale. Milano, in particolare, è stata vista come un baluardo in quella battaglia per la democrazia.

“Alla strage di Piazza Fontana seguirono tentativi di depistaggio e di offuscamento della realtà”, ha proseguito Mattarella, sottolineando l’importante legame tra verità e democrazia. Nonostante le difficoltà e i ritardi nel processo giudiziario, la richiesta di verità da parte dei cittadini ha contribuito a far luce su un attacco che ha avuto origini neofasciste.

Il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha anch’egli espresso una profonda riflessione sull’accaduto. “Con un attacco vile e sanguinario al cuore della nostra democrazia ebbe inizio una lunga stagione terroristica”, ha affermato, sottolineando come il Paese reagì unendosi per respingere la violenza eversiva.

In questa giornata di raccoglimento e dolore, Piantedosi ha rinnovato la solidarietà alle famiglie di chi perse la vita, ribadendo l’importanza di tenere viva la memoria di quegli eventi per trasmettere futuri valori di libertà e democrazia alle nuove generazioni.

In un momento in cui il richiamo alla storia diventa fondamentale per la coscienza nazionale, entrambi i rappresentanti delle Istituzioni hanno messo in luce un imperativo chiaro: mai dimenticare. La memoria di Piazza Fontana deve servire come monito, affinché simili tragedie non si ripetano e la fragilità della democrazia venga sempre preservata.