56 conflitti nel mondo nel 2024 | È davvero tempo di proclami o serve un’azione concreta per la pace?

Nel 2024 record di conflitti, il monito di Mattarella: “Guerra inammissibile anacronismo”

Il 2024 si preannuncia come un anno drammatico dal punto di vista dei conflitti globali, con il numero di fronti aperti che ha raggiunto il record di 56 conflitti, il più alto dal periodo della Seconda Guerra mondiale. In questo contesto preoccupante, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lanciato un forte appello alla comunità internazionale, sottolineando come “la guerra non è soltanto un inammissibile anacronismo fuori dalla storia: rappresenta la negazione dell’umanità.”

Un Invito alla Riflessone

Durante la tradizionale cerimonia di auguri di fine anno al Corpo Diplomatico, Mattarella ha affrontato una serie di emergenze globali, da quelle in Siria e Medio Oriente al conflitto in Ucraina, fino a toccare temi cruciali come l’immigrazione e la transizione energetica. Rivolgendosi ai Capi delle Missioni Diplomatiche, ha espresso la solidarietà della Repubblica Italiana ai popoli gravati da guerre e conflitti, sottolineando la necessità di un’attenta riflessione su come gli Stati debbano presentarsi nella comunità internazionale.

Ucraina: Sostegno Invariabile

Il Presidente ha dedicato parte del suo intervento alla tragica situazione in Ucraina, evidenziando che “il diritto umanitario internazionale non contempla sospensioni o congelamenti.” In questa prospettiva, ha ribadito il fermo supporto dell’Italia a Kyiv, con l’obiettivo di raggiungere una “pace giusta” secondo i principi fondati sulla Carta delle Nazioni Unite. A tal proposito, ha annunciato che l’Italia ospiterà, a Roma nel prossimo luglio, la terza edizione della Conferenza Internazionale sulla Ricostruzione dell’Ucraina.

Medio Oriente: Un Futuro di Coesistenza

Mattarella ha anche toccato il tema cruciale del Medio Oriente, dove i “disumani attacchi terroristici di Hamas” hanno innescato una spirale di violenza e una crisi umanitaria senza precedenti. Ha esortato la comunità internazionale a lavorare per un cessate il fuoco e per la costruzione di un processo che possa condurre a una soluzione a due Stati, considerata l’unica prospettiva di pace stabile nella regione. “Costruire un futuro per il Medio Oriente in cui Israele e Palestina coesistano in pace e sicurezza è un compito urgente,” ha affermato.

Emergenza Migranti e Crisi Climatiche

Uno degli aspetti più critici del discorso di Mattarella riguarda la situazione dei migranti. Ha evidenziato che “è indispensabile rivolgere attenzione al continente africano,” con i suoi molteplici focolai di crisi che alimentano il dramma delle migrazioni. La guerra in Sudan, le tensioni nel Corno d’Africa e le crisi climatiche sono solo alcune delle sfide che portano le persone a cercare asilo e una vita migliore in Europa.

Conclusione

Con un messaggio chiaro e incisivo, il Presidente Mattarella ha lanciato un monito alla politica internazionale: “La pace deve essere promossa e difesa.” In un mondo così complesso e attraversato da conflitti, il ruolo della comunità internazionale è essenziale per costruire un futuro di coesistenza e stabilità. Mentre il 2024 si avvicina, l’auspicio è che gli sforzi diplomatici possano realmente portare a un cambiamento positivo.