Allerta per la Fondazione Santa Lucia: i dipendenti denunciano un piano di ristrutturazione incoerente
Roma, 13 dicembre 2024 – Emerge una situazione critica per la Fondazione Santa Lucia, il prestigioso centro nazionale per la ricerca e la neuroriabilitazione, dedicato in particolare a pazienti con gravi disabilità, inclusi i bambini. Da due mesi, la Fondazione è stata inserita in amministrazione straordinaria a causa di un gravissimo dissesto economico, con un debito di ben 470 milioni di euro.
L’amministrazione straordinaria è stata richiesta dopo una mobilitazione dei sindacati, della comunità dei dipendenti e dei cittadini. Tuttavia, le strategie di risanamento e riorganizzazione non sono state divulgate al personale e alle famiglie, creando un clima di incertezza che già sta compromettendo le attività quotidiane dell’istituto.
Ristrutturazione e preoccupazioni per i dipendenti
Durante le assemblee sindacali, il Direttore Amministrativo ha comunicato l’intenzione di effettuare significativi tagli ai costi e al personale, comprese le figure sanitarie. Questa notizia ha suscitato forte preoccupazione tra i dipendenti, in particolare per il futuro lavorativo di oltre 100 ricercatori con contratti in scadenza.
Simona Saraceno, ex responsabile della Comunicazione della Fondazione, ha espresso in un’intervista la sua opinione sul commissariamento, evidenziando che “i rappresentanti della gestione commissariale devono interloquire con un direttore che sembra non stia proponendo una ristrutturazione adeguata”. Saraceno ha sottolineato l’importanza di preservare la qualità delle cure e i livelli occupazionali, a fronte delle difficoltà economiche.
La questione della comunicazione interna
Il segnale di crisi non riguarda solo la parte economico-administrativa, ma si estende anche al personale. Daniela Morelli, direttrice tecnica del servizio di Riabilitazione Estensiva, ha denunciato la mancanza di comunicazione sulla strategia commissariale. “Senza conoscere il piano strategico, non possiamo adeguare il nostro lavoro per migliorare i servizi offerti”, ha dichiarato, evidenziando le difficoltà quotidiane nell’organizzazione.
Inoltre, la programmazione delle terapie e delle visite è già complessa e la mancanza di chiarezza sul futuro di ciascun dipendente aggrava ulteriormente la situazione. La continuità delle cure per i pazienti è diventata un tema centrale di preoccupazione per il personale e le famiglie.
La testimonianza delle famiglie
Le ripercussioni sul servizio sono evidenti anche per le famiglie. Giuseppe Solìto, un genitore di un bambino seguito presso la Fondazione, ha espresso la sua frustrazione per la continua rotazione dei logopedisti che ha visto il figlio cambiare ben cinque specialisti negli ultimi quattro anni. “Questa mancanza di continuità nei professionisti non è solo un problema per noi, ma per molte famiglie”, ha commentato Solìto.
Gli utenti della Fondazione hanno anche vissuto recenti episodi di elevata incertezza riguardo ai contratti degli operatori al termine del mese di novembre, con richieste di chiarimento rimaste senza risposta.
Una storia di eccellenza a rischio
La Fondazione Santa Lucia, attiva da oltre sessant’anni, conta una comunità di oltre 900 tra medici, tecnici e ricercatori. Il pericolo che un patrimonio così grande di competenze scientifiche e professionali venga compromesso è un tema che preoccupa non solo i dipendenti, ma anche l’intera comunità che si affida a questa istituzione per la salute e il benessere.
Di fronte a questo scenario, è fondamentale che la direzione alla quale è affidato il futuro della Fondazione assuma responsabilità e chiarezza nel comunicare le proprie decisioni, garantendo non solo la sostenibilità economica ma soprattutto la qualità delle cure per i pazienti. La speranza è che si possa trovare un percorso condiviso di recupero, in grado di mantenere la Fondazione Santa Lucia come punto di riferimento nel panorama della neuroriabilitazione a livello nazionale.