L’ITALIA COME LEADER GLOBALE NELL’IA | Può la cultura diventare il nostro ponte verso il futuro?

L’Italia si Afferma come Leader Globale dell’Intelligenza Artificiale: La Visione di Boccardelli alla Luiss

ROMA – In un contesto di crescente rilevanza delle tecnologie emergenti, il rettore della Luiss Guido Carli, Paolo Boccardelli, ha sottolineato il ruolo centrale dell’Italia nella leadership globale dell’intelligenza artificiale (IA) durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2024-2025. Rivolgendosi ai presenti, boccardelli ha affermato che “da un punto di vista culturale, l’Italia può giocare un ruolo importante per la leadership dell’intelligenza artificiale a livello globale”.

La sua affermazione risulta particolarmente significativa in seguito all’ereditĂ  lasciata dal recente summit del G7, presieduto dall’Italia. Boccardelli ha richiamato l’attenzione sull’approvazione da parte dell’Europa dell’Ai Act, un’importante normativa che promuove un utilizzo dell’IA basato sulla gestione del rischio. “Il G7 rappresenta un momento storico importante e offre l’opportunitĂ  di utilizzare l’IA come alleato, a patto che venga impiegata in modo responsabile”, ha aggiunto, evidenziando come questa tecnologia possa rivelarsi un valido strumento per affrontare le sfide contemporanee.

Un Ponte per il Sviluppo del Mediterraneo

Nell’intervento, Boccardelli ha suggerito che l’Italia, come presidente di turno del G7, può diventare un ponte tra l’Europa e il resto del mondo, in particolare i Paesi del Mediterraneo e dell’Africa. “Il nostro Paese può rappresentare davvero un ponte, un luogo che connette tutta l’Europa e il mondo occidentale con il grande sviluppo previsto per queste aree”, ha specificato, poichĂ© l’incremento demografico nel Mediterraneo potrebbe portare nuove opportunitĂ  economiche.

Tuttavia, ha avvertito che la sfida non è solo economica, ma richiede di trovare un equilibrio tra crescita economica e inclusione sociale. “Se usata male, l’IA potrebbe aumentare il divario tra ricchi e poveri; se utilizzata bene, può generare benessere collettivo e ridurre le disuguaglianze”, ha sottolineato con determinazione.

Futuro e Formazione: La Luiss al Centro dell’Innovazione

La Luiss, con la sua crescente offerta formativa internazionale – con oltre la metĂ  dei corsi in inglese e 360 realtĂ  partner in 73 paesi – si sta affermando come un centro di eccellenza per la formazione di leader nel campo dell’IA. Durante l’evento, James Manyika di Google ha condiviso le sue intuizioni, evidenziando la necessitĂ  di un approccio collettivo allo sviluppo dell’IA. “Abbiamo bisogno del coinvolgimento di tutti nella societĂ  – scienziati, esperti di etica, politici – per sviluppare l’IA in modo corretto” ha dichiarato, ponendo la domanda cruciale: “How to get AI right?”.

L’interazione tra Boccardelli e Manyika ha messo in luce il potenziale dell’IA di trasformare non solo l’economia, ma anche la societĂ .

L’IA come Nuova Lingua di Cittadinanza

Intervenendo sul tema, Padre Paolo Benanti ha evidenziato le disuguaglianze nella competenza tecnologica. “Con oltre sei miliardi di persone nel mondo che possiedono un dispositivo mobile, solo 27 milioni sono capaci di programmare – questo è un serio problema di esclusione”, ha affermato. Secondo Benanti, l’IA potrebbe fungere da interfaccia che consente a una maggiore quantità di persone di interagire con la tecnologia.

Il suo appello agli atenei è chiaro: “Se utilizziamo l’IA come strumento di empowerment, possiamo cambiare il concetto stesso di cittadinanza in un contesto digitale”. Questa visione pone le università al centro di una trasformazione fondamentale.

In conclusione, l’Italia, sotto la spinta di iniziative come quelle promosse dalla Luiss, si prepara a giocare un ruolo da protagonista nel futuro dell’intelligenza artificiale, tracciando le linee di sviluppo per un sistema piĂą inclusivo e sostenibile.