Napoli si risveglia: un nuovo futuro per l’artigianato mediterraneo | La tradizione può davvero convivere con l’innovazione?

Napoli si conferma capitale della ‘Creatività Mediterranea’ con un nuovo incontro tra artigiani e istituzioni

NAPOLI – Si è svolto ieri al Real Albergo dei Poveri un importante incontro dedicato alla creatività e all’innovazione mediterranea, un evento fortemente voluto dal Comune di Napoli per rilanciare l’artigianato d’eccellenza. Un momento di confronto che ha visto la partecipazione di artigiani, esperti, e rappresentanti delle istituzioni, tutti accomunati dall’obiettivo di far crescere e tutelare un settore cruciale per la cultura e l’economia locale.

"È un grande piacere vedere finalmente un movimento per l’artigianato di alta gamma", ha dichiarato Damiano Annunziato, membro dell’associazione Le Mani di Napoli. "Dopo anni di stagnazione, questa nuova energia è fondamentale. Spero che questo evento rappresenti l’inizio di un cammino per promuovere la qualità artigianale."

Durante l’incontro, Valter Luca De Bartolomeis del Polo delle arti Caselli Palizzi ha sottolineato l’importanza di "portare innovazione all’interno di un comparto di tradizione". La chiave è coinvolgere i giovani e collaborare con designer e artisti per rinvigorire il settore. "Utilizziamo nuove tecnologie integrate nei processi produttivi senza abbandonare le radici artigianali," ha aggiunto De Bartolomeis, evidenziando l’incontro tra la tradizione e l’innovazione.

Anche la Chiroteca Rete di Impresa ha lanciato un messaggio chiaro sulla modernizzazione delle tecniche artigianali: "Abbiamo integrato fasi di lavorazione cad/cam nel nostro processo produttivo, mantenendo però l’essenza artigianale del taglio e del cucito a mano," ha spiegato Alessandro Pellone.

Il maestro presepiale Vincenzo Capuano ha affermato che "l’innovazione deve andare di pari passo con la tradizione", ribadendo l’importanza di preservare le origini mentre si adotta un approccio moderno.

L’assessore al Turismo e alle Attività produttive, Teresa Armato, ha chiarito che "l’artigianato ha bisogno di reti e di forme di tutela robusta per crescere", sottolineando la partecipazione alla fiera di Biella come un esempio di supporto necessario per gli artigiani. "Il Real Albergo dei Poveri è destinato a diventare un luogo di inclusione e rinascimento culturale," ha aggiunto, anticipando che il 2025 sarà un anno significativo per Napoli, che celebra i suoi 2.500 anni di storia.

Maria Grazia Falciatore, capo di Gabinetto del Comune, ha concluso sottolineando l’impegno dell’amministrazione a "valorizzare la creatività napoletana, mettendo in rete le sue potenzialità". Il progetto ha già preso slancio e le botteghe locali stanno iniziando a trarre vantaggio dalle sinergie create.

Con eventi come questi, Napoli si propone di essere non solo un centro d’arte e cultura, ma anche un esempio di come la tradizione e l’innovazione possano coesistere, creando un futuro luminoso per l’artigianato e la creatività mediterranea.