La Geo Barents Abbandona il Mediterraneo: Msf Attacca le Leggi Italiane
Roma, 13 dicembre 2024 – La nave di ricerca e soccorso Geo Barents, operata da Medici Senza Frontiere (Msf), ha annunciato la sospensione delle sue missioni nel Mediterraneo centrale. Secondo l’organizzazione, questa decisione è direttamente attribuibile a “leggi assurde e insensate” che hanno limitato gravemente le operazioni di soccorso dalla sua introduzione, in particolare il decreto Piantedosi del gennaio 2023 e il suo successivo inasprimento lo scorso dicembre.
Dal giugno 2021, la Geo Barents ha realizzato oltre 12.675 operazioni di salvataggio e salvato innumerevoli vite, ma ha visto complicate le sue attività dalle norme imposte dalle autorità italiane. Msf ha dichiarato che “ha trascorso metà dell’anno navigando da e verso porti lontani”, anziché essere in prima linea per assistere le persone in difficoltà nel tratto di mare più pericoloso del mondo.
Sanzioni e Distanze di Sbarco
Negli ultimi due anni, la nave ha ricevuto quattro sanzioni da parte delle autorità italiane, con un totale di 160 giorni di fermo amministrativo per aver adempiuto al proprio dovere umanitario. Msf ha criticato duramente la “prassi delle autorità italiane di assegnare porti lontani, spesso al nord,” per lo sbarco delle persone soccorse, un approccio che ha ulteriormente ostacolato la capacità della Geo Barents di operare efficacemente.
“Invece di utilizzare la capacità di soccorso delle navi umanitarie, le autorità italiane ne hanno minato l’operatività,” ha dichiarato Margot Bernard, coordinatrice del progetto di Msf. “Le leggi e le politiche italiane esprimono un vero e proprio disprezzo per le vite delle persone che attraversano il Mediterraneo.”
Un Impegno che Non si Ferma
Nonostante la sospensione delle operazioni, Msf ha promesso di “tornare in mare il prima possibile” per continuare a salvare vite e denunciare le violazioni subite dai migranti. “La sofferenza di decine di migliaia di sopravvissuti riecheggia ovunque sulla nostra nave,” ha affermato Juan Matias Gil, capomissione di Msf. L’organizzazione internazionale ha sottolineato l’importanza di rimanere vigili di fronte alle politiche europee di deterrenza che causano tanto dolore e perdita di vite umane.
A fronte di questa situazione critica, l’appello di Medici Senza Frontiere si fa sempre più forte: “Quando le politiche europee di deterrenza causando così tanta sofferenza, abbiamo il dovere di insistere a favore dell’umanità.”
Con questa affermazione, Msf ribadisce il proprio impegno nella battaglia per i diritti dei migranti e per la salvaguardia di vite nel Mediterraneo, continuando a resistere alle difficoltà imposte da legislazioni sempre più restrittive.