Russia in ritirata dalla Siria | È davvero la fine di un’era militare?

La Russia si ritira dalla Siria: l’analisi delle immagini satellitari segna un cambiamento strategico

Roma – Le immagini satellitari suggeriscono che la Russia stia intraprendendo una significativa ritirata dalle sue basi militari in Siria. Un’analisi condotta dal New York Times ha evidenziato il movimento di aerei cargo russi mentre caricano materiali logistici, segnando un potenziale preludio all’uscita di Mosca da una delle sue posizioni strategiche nel Medio Oriente.

Nel contesto di festa per la caduta del regime di Bashar al-Assad, l’esercito russo sembra concentrarsi sull’imballaggio delle proprie attrezzature. La base aerea di Khmeimim, situata nei pressi di Latakia, è al centro di queste operazioni. Decine di veicoli militari, documentati da video e fotografie, sono stati avvistati mentre si spostano verso nord, verso la stessa base.

Tra i materiali preparati per il trasporto, spiccano due aerei An-124 con i coni di prua sollevati e un elicottero d’attacco Ka-52, verosimilmente smontato per il trasferimento. Anche componenti critici di un’unità di difesa aerea S-400 sono stati segnalati come parte del carico. Le immagini rivelano un lungo convoglio di veicoli militari, composto in gran parte da camion e veicoli blindati, estendersi per oltre mezzo miglio.

Tuttavia, è prematuro supporre che la Russia stia abbandonando completamente le sue posizioni in Siria. Funzionari statunitensi avvertono che Mosca potrebbe ridurre la propria presenza senza compromettere la gestione delle sue basi. In particolare, l’aeroporto e la base navale russa rimangono obiettivi strategici da mantenere.

Ulteriori dati provenienti da tracciamenti navali confermano che le forze navali russe stanno effettivamente ritirandosi dalla base di Tartus, un porto cruciale sulla costa siriana. Le navi sembrano ora “bighellonare” a qualche miglio dalla costa, abbandonando un’avanzata presenza militare.

Il video di un convoglio di veicoli corazzati che lascia la Siria orientale conferma l’urgenza della ritirata: un netto contrasto con il clima festoso dei successi politici vissuti in passato. Questa evoluzione segna una fase critica nelle dinamiche di potere della regione, rimodellando il futuro degli equilibri in Medio Oriente e il ruolo della Russia in esso.

La comunità internazionale attende ora sviluppi significativi, riflettendo sulle implicazioni di questa potenziale ritirata e su come essa possa influenzare le alleanze e i conflitti nel contesto siriano.