Ultras del Paternò scoperti dalla Polizia | È davvero giusto dirgli addio allo stadio?

Sassaiola contro il bus dei tifosi della Nuova Igea Virtus: identificati e puniti tre ultras del Paternò Calcio

Il 1 settembre scorso, un episodio di violenza ha scosso il panorama calcistico siciliano quando alcuni tifosi del Paternò Calcio hanno fatto irruzione con una sassaiola contro un minivan che trasportava i supporter della Nuova Igea Virtus. Questo triste evento è avvenuto nei pressi dello stadio “Falcone-Borsellino”, in occasione di una partita di Coppa Italia di Serie D.

La Polizia di Stato ha rapidamente aperto un’indagine, riuscendo ad identificare i tre ultras protagonisti di questo atto violento. Secondo le ricostruzioni, i tifosi del Paternò si erano appostati nei pressi di un bar, preparandosi ad ostacolare l’arrivo del bus avversario. Con l’obiettivo di creare disordini, avevano bloccato la circolazione stradale prima di circondare il minivan e scatenare la loro furia.

Durante la sassaiola, i responsabili hanno impiegato tubi ferrati per colpire il veicolo, frantumando il finestrino del lato conducente e mettendo a serio rischio la sicurezza dei passeggeri a bordo. Questo attacco ha suscitato grande preoccupazione non solo tra i tifosi della Nuova Igea Virtus, ma anche tra gli altri spettatori e residenti presenti nella zona.

Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano, grazie all’immediato avvio delle indagini, sono riusciti a raccogliere elementi probatori utili per delineare i responsabili. I tre ultras sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per danneggiamento aggravato e possesso e lancio di oggetti atti ad offendere, mantenendo peraltro la presunzione di innocenza fino a condanna definitiva.

In una reazione decisa contro la violenza nel contesto sportivo, il Questore di Catania ha emesso provvedimenti di Daspo nei confronti dei tre individui coinvolti. Due di loro hanno ricevuto il Daspo semplice, con divieto di accesso alle manifestazioni sportive per un periodo di 2 anni. Più severa è stata la misura per il terzo responsabile, già noto alle forze dell’ordine per analoghi comportamenti: per lui è stato disposto un Daspo aggravato della durata di 10 anni.

Le prescrizioni del Daspo per il tifoso recidivo prevedono l’obbligo di presentarsi presso l’ufficio di polizia più vicino ogni volta che il Paternò Calcio gioca, sia in casa che in trasferta. Queste misure sono state già convalidate dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania.

Questo episodio mette in luce l’urgenza di combattere la violenza negli stadi e la necessità di misure severe contro coloro che minano la sicurezza e la serenità delle manifestazioni sportive. La Polizia di Stato ribadisce il proprio impegno nel garantire eventi sportivi sicuri, all’insegna del fair play e del rispetto reciproco tra i tifosi.