Dalla fattoria al potere: come un allevatore è diventato il vice-boss del clan di Mazara del Vallo!

Colpo al Clan di Mazara del Vallo: 17 Arresti, Domenico Centonze Diventa Vice del Boss

PALERMO – Nella mattinata di oggi, un’importante operazione antimafia ha colpito il clan di Mazara del Vallo, culminando in 17 arresti disposti dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo. Il blitz ha portato all’arresto di sette persone in carcere e dieci agli arresti domiciliari, mentre per un diciottesimo indagato è stato imposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza. Le forze dell’ordine stanno attualmente eseguendo perquisizioni nelle abitazioni e in altri luoghi legati agli indagati.

Le accuse formulate nei confronti dei 17 arrestati comprendono associazione per delinquere di stampo mafioso, porto abusivo di armi, turbativa d’asta, estorsione, rapina e favoreggiamento personale. Un duro colpo per le operazioni mafiose nella provincia di Trapani, che continua a segnare la lotta della giustizia contro la criminalità organizzata.

Dall’inchiesta emerge un quadro inquietante sulle dinamiche interne del clan. Il focus delle indagini si è concentrato su Domenico Centonze, un allevatore che ha saputo sfruttare la sua posizione per scalare i vertici del mandamento mafioso. Secondo quanto riportato dagli inquirenti, Centonze è diventato il “braccio operativo” del boss Dario Messina, attualmente detenuto. Le sue mansioni includevano la raccolta di crediti insoluti, la risoluzione di controversie tra affiliati e l’organizzazione di traffico di stupefacenti tra Palermo e altre aree controllate dal clan.

Questo aggiornamento rappresenta un’importante vittoria per la Polizia e la magistratura antimafia, che con determinazione continuano a smantellare le reti mafiose nella regione. Tuttavia, nonostante i progressi, la presenza delle organizzazioni criminali continua a essere una sfida per le autoritĂ , rendendo necessarie ulteriori azioni per garantire la sicurezza e la legalitĂ .

Il blitz di oggi è un chiaro segnale della ferrea volontĂ  delle istituzioni di non abbassare la guardia contro la mafia, e di continuare a combattere un fenomeno che ha radici profonde e complesse nella cultura e nell’economia locale. La strada verso un futuro libero dalla criminalitĂ  organizzata è ancora lunga, ma l’operazione di oggi dimostra che i passi avanti sono possibili.