Pioggia di sanzioni per la sosta selvaggia ai pronto soccorso di Catania
Catania, 16 dicembre 2024 – Nella mattinata di ieri, la Polizia di Stato ha svolto un’operazione incisiva per contrastare la sosta irregolare nei pressi del pronto soccorso dell’ospedale Policlinico di Catania. Oltre 30 veicoli sono stati sanzionati e rimossi per aver ostacolato l’accesso ai mezzi di soccorso, ripetendo un intervento simile effettuato pochi giorni fa.
L’azione della polizia è stata attivata grazie a numerose segnalazioni arrivate alla sala operativa della Questura, molte delle quali tramite l’applicazione “YouPol”. Queste segnalazioni denunciavano la presenza di auto parcheggiate in maniera irregolare sulla carreggiata, creando disagi non solo ai mezzi di soccorso ma anche agli utenti che cercavano di accedere al pronto soccorso.
Le motovolanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico sono arrivate sul luogo intorno alle ore 09.30, trovando una situazione critica con oltre trenta veicoli in sosta vietata. Per gestire il numero elevato di infrazioni, la Polizia Locale è stata chiamata a fornire supporto nell’attività di verbalizzazione.
Durante le operazioni, alcuni conducenti hanno tentato di allontanarsi, il che porterà alla notifica dei verbali presso le loro residenze, come previsto dal codice della strada. La problematica della sosta vietata è stata aggravata dalla presenza di blocchi in cemento (new jersey) installati per prevenire comportamenti scorretti. Nonostante tale misura preventiva, numerosi automobilisti hanno continuato a posteggiare le loro auto proprio a fianco dei blocchi, ostacolando ulteriormente il traffico veicolare.
Questa situazione mette in luce l’importanza del rispetto delle regole della circolazione e della sosta, specialmente in prossimitĂ di strutture sanitarie, dove ogni minuto può fare la differenza per le vite in pericolo. La Polizia di Stato, tramite questi interventi, intende mantenere alta l’attenzione e tutelare il buon funzionamento dei servizi di emergenza, garantendo a tutti i cittadini l’accesso alle cure necessarie.