L’allerta dell’Osservatorio sulla Cybersicurezza: solo il 61% delle imprese italiane verso la direttiva NIS2
ROMA – Alla Camera dei deputati si è tenuta la presentazione dell’Osservatorio sulla Cybersicurezza, con particolare attenzione alla direttiva NIS2, un’iniziativa promossa dall’ANGI (Associazione Nazionale Giovani Innovatori) in sinergia con Tinexta Cyber e il supporto degli Uffici del Parlamento Europeo in Italia e di Assintel Confcommercio. Il recente Decreto Legislativo 138/2024 ha recepito questa direttiva a livello nazionale, evidenziando l’importanza cruciale della cybersicurezza nel contesto attuale.
La direttiva NIS2 non rappresenta solo un obbligo normativo, ma una vera e propria opportunità per le aziende italiane. Essa richiede una visione rinnovata sulla sicurezza e sulla continuità operativa, in un mondo caratterizzato da cambiamenti rapidi e continua evoluzione delle minacce informatiche. Il nocciolo della direttiva risiede nel concetto di "resilienza digitale", che deve permeare tutte le operazioni aziendali, nonché nella necessità di adottare misure di sicurezza adeguate e di gestire i rischi in modo sistematico.
Durante l’incontro, Andrea Monti, Direttore Generale di Tinexta Cyber, ha sottolineato come l’analisi condotta rappresenti un fondamentale punto di partenza per valutare la preparazione delle imprese italiane di fronte alle sfide imposte dalla NIS2. Ha spiegato che solo un approccio condiviso può garantire la protezione dei dati e la continuità operativa nel sistema-paese. Monti ha messo in evidenza l’importanza di passare da una semplice compliance normativa a un vero e proprio sviluppo di competenze e strategie in ambito cybersecurity.
Secondo l’analisi di Tinexta Cyber, solo il 61% delle aziende italiane ha intrapreso un cammino strutturato verso la compliance con la NIS2. Questo dato mette in luce importanti lacune, specialmente nei settori della gestione del rischio e della formazione del personale. La preparazione delle aziende è essenziale per affrontare le sfide della normativa; la compliance è diventata una leva strategica non solo per soddisfare le leggi, ma per aumentare la competitività nel mercato attuale.
La crescente complessità delle minacce richiede una gestione integrata della sicurezza che coinvolga tutti i livelli aziendali, a partire dal top management. Il consiglio di amministrazione deve assumere un ruolo attivo nella definizione delle strategie di gestione dei rischi, garantendo che la sicurezza digitale diventi una priorità a tutti i livelli.
Durante la conferenza sono intervenuti anche politici e rappresentanti istituzionali, tra cui l’On. Alessandro Giglio Vigna, il quale ha sottolineato come la cybersicurezza rappresenti un asset strategico per il paese. "È fondamentale costruire un muro difensivo digitale per proteggservi da attacchi cibernetici, ha affermato, evidenziando la necessità di collaborare a livello internazionale per garantire una sicurezza solida e integrata.
L’On. Marco Pellegrini ha poi richiamato l’attenzione sull’importanza di investimenti adeguati nel settore della cybersicurezza, sottolineando che senza tali investimenti non si potranno compiere passi significativi nella protezione delle infrastrutture critiche.
In un contesto economico sempre più competitivo, l’implementazione strategica delle misure richieste dalla NIS2 non deve essere vista come un onere, ma come un’opportunità di innovazione e crescita.** Le imprese che investiranno in sicurezza non solo potranno ridurre i rischi, ma saranno in grado di affrontare le sfide future con maggiore flessibilità e resilienza.
In conclusione, il lavoro dell’Osservatorio sulla Cybersicurezza rappresenta un primo passo verso la realizzazione di un ecosistema digitale più sicuro, dove la protezione dei dati e la continuità operativa diventano chiavi di successo. L’importanza di un approccio proattivo e condiviso non è mai stata così cruciale per le imprese italiane.