
Migranti Minori: UnâEuropa da Riconsiderare e un Futuro da Costruire
Nel 2024, lâItalia ha registrato quasi 8.000 minori stranieri non accompagnati (Msna) sbarcati sulle sue coste. Questo dato, sebbene in calo rispetto agli anni precedenti, mette in evidenza un fenomeno preoccupante: il crescente numero di ragazzi e bambini che affrontano viaggi rischiosi per cercare un futuro migliore. Dal 2014 al 2024, oltre 127.000 minori soli sono arrivati nel nostro Paese, rappresentando unâemergenza che richiede unâattenzione immediata e consapevole.
Il Rapporto di Save the Children "Nascosti in Piena Vista", presentato in occasione della Giornata Internazionale del Migrante, sottolinea non solo i numeri, ma anche le difficoltĂ che questi giovani affrontano nel loro cammino verso lâetĂ adulta. In Italia, ad oggi, ci sono circa 19.215 minori stranieri non accompagnati accolti nel sistema di protezione, con unâampia maggioranza di maschi e unâetĂ media tra i 16 e i 17 anni. La situazione in Sicilia è particolarmente allarmante, con 4.555 minori soli presenti nelle strutture di accoglienza.
I percorsi di integrazione sono spesso complessi e la transizione alla vita adulta si rivela un momento critico. Non è raro che questi ragazzi si trovino a dover affrontare la necessitĂ di lavorare e di trovare unâabitazione senza mai aver ricevuto il supporto adeguato. Karamel, un ragazzo egiziano di 20 anni, racconta: "Non ho avuto abbastanza tempo in comunitĂ per prepararmi allâuscita. Mi sono trovato subito a dover lavorare." Questo testimonia lâurgenza di un sistema di accoglienza che possa realmente garantire una preparazione adeguata per il futuro di questi giovani.
La legge 47 del 2017 rappresenta un tentativo di rafforzare lâaccoglienza, ma i diritti dei minori non sempre vengono rispettati. Il primo passo essenziale è lâaccertamento dellâetĂ , processo fondamentale per evitate il rischio di identificazione come adulti. Tuttavia, molti minori, come Jordan, un ragazzo guineano di 16 anni, lamentano di essere stati registrati erroneamente come maggiorenni, aprendo la porta a conseguenze devastanti per il loro inserimento nel sistema di protezione.
Le sfide burocratiche si sommano alle difficoltĂ quotidiane: il rilascio di permessi di soggiorno e la nomina di tutori spesso avviene con lentezza, lasciando i neomaggiorenni in una situazione di precarietĂ e vulnerabilitĂ . Al 2024, 11.700 ragazzi hanno dovuto lasciare il sistema di accoglienza senza avere un piano dâazione chiaro per il loro futuro.
Lâaccesso allâistruzione e ai percorsi formativi risulta frequentemente ostacolato da barriere burocratiche e mancanza di supporto. Circa il 58,1% dei minori non accompagnati è accolto in strutture non idonee, privandoli di un ambiente adatto alla loro crescita. Questo scenario non solo limita le loro opportunitĂ educative, ma spesso li espone a situazioni di esclusione sociale e sfruttamento.
La strada verso lâintegrazione deve iniziare presto: serve un intervento tempestivo e coordinato per garantire che ogni minore accolto goda dei diritti fondamentali. La proposta di Save the Children è chiara: è cruciale potenziare la rete di accoglienza e favorire lâaffido familiare come forma prioritaria per molti di questi giovani, che meritano un ambiente sicuro e stimolante per il loro sviluppo.
In conclusione, lâItalia e lâEuropa devono rispondere con determinazione a questa emergenza. Ă imperativo garantire unâaccoglienza adeguata e percorsi di integrazione che possano davvero fare la differenza nella vita di migliaia di minori soli. La nostra societĂ ha lâopportunitĂ di investire nel futuro di questi ragazzi, creando sistemi di sostegno che permettano loro di crescere, formarsi e diventare cittadini attivi e consapevoli. La sfida è enorme, ma il potenziale di cambiamento è altrettanto grande.