Il grande ritorno della Superlega sotto nuovo nome: “Unify League”
Il mondo del calcio è pronto a rivivere le tensioni e le polemiche del passato. Oggi, è stata annunciata la nascita della “Unify League”, una nuova competizione che riprende le ambizioni della controversa Superlega, precedentemente presentata e poi affossata nel 2021. Questa iniziativa, che reclama il riconoscimento ufficiale da parte della UEFA, potrebbe rappresentare un nuovo tentativo da parte dei grandi club europei, in particolare del Real Madrid, di sfidare il dominio dell’organismo calcistico continentale.
“La UEFA è come l’orchestra del Titanic che continua a suonare mentre affonda.” Queste parole provocatorie appartengono a José Ángel Sánchez, direttore generale del Real Madrid, che ha espresso chiaramente le sue intenzioni durante un’intervento a Harvard. La nuova competizione, sostenuta da A22, la società spagnola legata al club madrileno, mira a limitare il potere della UEFA e a ripensare il modo in cui sono gestite le competizioni calcistiche europee, a partire dalla Champions League.
Secondo le informazioni fornite, la “Unify League” potrebbe coinvolgere 96 squadre, un numero ridotto rispetto agli attuali 108 club delle competizioni UEFA. Questa nuova struttura prevede la suddivisione delle squadre in quattro leghe, con due livelli superiori: la Star League e la Gold League. Ogni lega sarà composta da 16 squadre suddivise in gironi da otto, con le prime due di ciascun girone che accederanno alle fasi ad eliminazione diretta, per un totale di 18 partite per il vincitore.
A differenza della Superlega originale, che garantiva la partecipazione automatica a determinati club, la “Unify League” introdurrà un sistema di qualificazione annuale su base nazionale. Tuttavia, nonostante il supporto di giganti del calibro del Real Madrid e del Barcellona, attualmente la proposta resta priva dell’adesione ufficiale di altri club, un fattore cruciale che potrebbe influenzare il successo di questa nuova iniziativa.
Un aspetto chiave della nuova competizione sarà la sua modalità di trasmissione e commercializzazione. Sánchez ha chiarito che i club intendono “disintermediare” il processo di trasmissione delle partite, creando una connessione diretta con i tifosi attraverso una piattaforma digitale chiamata “Unified”. Gli utenti potranno seguire le partite gratuitamente, con pubblicità, o optare per un abbonamento che rimuoverebbe la pubblicità, simile a quanto avviene sulle più conosciute piattaforme di streaming.
“Perché la UEFA dovrebbe governare una competizione quando sono i club a correre tutti i rischi imprenditoriali?” Questa domanda retorica di Sánchez riassume perfettamente il pensiero alla base della “Unify League”, la quale si propone di rimettere i club al centro del gioco e di rivalutare il modo in cui il calcio europeo è strutturato e monetizzato.
Con il panorama calcistico europeo in fermento e le rivalità che rimangono accese, il grande ritorno della Superlega, ora “Unify League”, potrebbe trasformare radicalmente il modo in cui i tifosi vivono il calcio e come i club gestiscono le loro strategie commerciali. Resta da vedere se questa nuova iniziativa riuscirà a ottenere il supporto necessario e ad affermarsi nel panorama calcistico internazionale.