Schlein smaschera il governo: 800 milioni sprecati in una prigione vuota | Meloni è davvero sicura del suo piano?

Schlein attacca Meloni: ‘L’Egitto non è un Paese sicuro’

ROMA – Nel corso di un acceso dibattito alla Camera dei Deputati, la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha messo in discussione le affermazioni della premier Giorgia Meloni riguardo alla sicurezza della presunta politica migratoria italiana, in particolare in relazione agli accordi con l’Albania. "Ha ammesso che il modello Albania non funziona", ha esordito Schlein, sottolineando un clamoroso fallimento della strategia comunicativa del governo.

Durante la sua replica, Schlein ha criticato la posizione di Meloni sulla Corte di Giustizia Europea, affermando che "è la Corte europea che ha stabilito che non può essere considerato sicuro un Paese dove si praticano sistematicamente torture". Questo chiarimento è particolarmente significativo se si considera il contesto del caso di Giulio Regeni, il ricercatore italiano torturato e ucciso in Egitto. “È una vergogna che il governo italiano abbia deciso per decreto che l’Egitto è un Paese sicuro”, ha incalzato la leader dem.

La questione dei centri per migranti in Albania è stata al centro del discorso di Schlein, la quale ha dichiarato: “Le poche persone che avete deportato in Albania violandone i diritti fondamentali le avete dovute riportare indietro per effetto delle leggi e delle sentenze europee.” Secondo la segretaria, i centri in Albania sono ora vuoti, accogliendo solo personale qualificato che, a suo giudizio, potrebbe essere meglio impiegato in Italia, dato il deficit di lavoratori in diversi settori.

Schlein ha anche evidenziato una spesa di 800 milioni di euro per la costruzione di questi centri, che avrebbe potuto essere utilizzata per creare circa 50.000 nuovi posti in asili nido o per finanziare il lavoro di 6.000 infermieri e insegnanti per cinque anni. Concludendo, ha affermato: “Volete parlare di sicurezza mentre ignorate il vuoto di politiche sociali che affligge il nostro Paese?”

Il confronto tra Schlein e Meloni riflette non solo un dissenso politico, ma anche una crescente frustrazione riguardo alle politiche migratorie ed ai diritti umani, in un contesto europeo che si fa sempre più complesso. La risposta del governo e le future politiche potrebbero giocare un ruolo cruciale nel definire la direzione del dibattito pubblico in Italia nei prossimi mesi.