Stellantis: Botta e Risposta tra Meloni e Schlein sulla Difesa degli Interessi Nazionali
Roma – La situazione di Stellantis, il colosso automobilistico nato dalla fusione tra Fiat, Chrysler e Peugeot, sta tornando al centro del dibattito politico italiano. Proprio mentre si svolge un tavolo al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) per discutere il "Piano Italia" di rilancio dell’azienda, il confronto in aula ha infiammato il dibattito tra il governo e le opposizioni.
La premier Giorgia Meloni ha richiamato le forze dell’opposizione alle proprie responsabilità in merito alla gestione del settore automotive. In un intervento alla Camera, ha sottolineato come le precedenti amministrazioni abbiano fallito nel difendere gli interessi nazionali. “C’eravate voi davanti ai cancelli di Stellantis? C’eravate voi quando Conte ha deciso di non utilizzare i poteri speciali per fermare la fusione tra Fiat, Chrysler e Peugeot?” ha esordito Meloni. Ha inoltre evidenziato che, nonostante un prestito statale di 6,5 miliardi di euro, i dividendi distribuiti ai soci avevano raggiunto i 5,5 miliardi. “Quel tempo, per fortuna, è finito”, ha detto, assicurando un cambio di rotta rispetto alle politiche passate.
Dall’altra parte, la leader del Partito Democratico, Elly Schlein, non ha tardato a rispondere. Ha messo in luce il paradosso della situazione attuale, denunciando il taglio dell’80% dei fondi destinati all’automotive da parte del governo Meloni. “Abbiamo fatto una mozione unitaria delle opposizioni per richiamare sia voi che Stellantis alle proprie responsabilità”, ha affermato. Schlein ha esortato il governo a raccogliere le proposte delle opposizioni e a garantire la produzione e l’occupazione in Italia, affermando che le scelte attuali non riescono a rispondere alla grave crisi che il settore sta affrontando.
Il dibattito che si è acceso in aula evidenzia la crescente tensione tra governo e opposizioni, nonché la delicatezza della situazione di Stellantis, che rappresenta una parte fondamentale dell’economia italiana. Con il Consiglio europeo alle porte, le questioni legate all’industria automobilistica e alla difesa degli interessi nazionali continueranno a essere al centro dell’attenzione politica.