Attentato a Mosca: ucciso il generale russo Igor Kirillov, l’Ucraina rivendica l’operazione
Roma, 17 dicembre 2024 – Un evento di massima rilevanza si è verificato a Mosca, dove il generale Igor Kirillov, noto per il suo ruolo nella difesa contro agenti chimici e biologici, è stato ucciso in un attentato esplosivo. L’incidente è avvenuto lungo il Ryazansky Prospekt, una importante arteria stradale situata a circa sette chilometri dal Cremlino, dove un ordigno collocato all’interno di uno scooter elettrico parcheggiato è esploso, causando anche la morte del suo assistente.
Questo attacco assume un significato particolare alla luce delle recenti accuse mosse nei confronti di Kirillov. Solamente il giorno prima, i procuratori ucraini lo avevano accusato di aver autorizzato l’uso di armi chimiche nel conflitto in Ucraina, un’accusa che si è tradotta in una condanna in contumacia emessa il 16 dicembre. Secondo fonti ufficiali, il generale sarebbe stato responsabile di operazioni militari che avrebbero visto l’impiego di oltre 4.800 ordigni chimici, tra cui granate K-1, una chiara violazione delle convenzioni internazionali.
Il Servizio di Sicurezza Ucraino (SBU) ha confermato che l’operazione che ha portato alla morte di Kirillov rientra in una serie di attività mirate, destinate a colpire figure chiave della strategia militare russa. Le fonti interne all’SBU, che hanno parlato con agenzie di stampa come AFP e Reuters, hanno descritto l’attacco come parte di un’"operazione speciale".
Questo assassinio segna un’ulteriore escalation nei rapporti tra Ucraina e Russia, con implicazioni che potrebbero estendersi ben oltre il conflitto armato in corso. In un contesto già altamente teso, la rivendicazione ucraina dell’attentato potrebbe innescare reazioni da parte delle autorità russe, intensificando così la spirale di violenza che continua a affliggere la regione.
Con questo evento, è evidente come il conflitto non si stia limitando a una mera battaglia sul campo, ma si estenda anche a strategie mirate contro figure di spicco, rendendo la situazione sempre più incerta e pericolosa. Gli sviluppi futuri saranno monitorati con grande attenzione, poiché la tensione in Europa orientale continua a crescere.