Ucraina, Putin: “Avanziamo in Donbass, il mare d’Azov è tutto russo”
Roma – Durante la tradizionale conferenza stampa di fine anno, il presidente russo Vladimir Putin ha rilasciato dichiarazioni significative riguardo alla situazione in Ucraina, affermando che la Russia sta effettuando avanzamenti significativi nel Donbass. “I nostri combattenti stanno riconquistando chilometri quadrati di territorio”, ha dichiarato Putin, sottolineando l’impegno dello Stato per il ripristino di queste regioni: “Finché non si uniranno completamente alla Russia, non in senso giuridico, ma nel senso di sviluppo sociale ed economico”.
Secondo quanto riportato dall’agenzia Tass, l’evento ha suscitato un grande interesse tra giornalisti e cittadini, con oltre due milioni di domande inviate in anticipo sui temi legati all’operazione militare speciale e a questioni economiche, sanitarie e sociali. Putin ha affermato che “la situazione sta cambiando radicalmente”, evidenziando il successo delle forze armate russe e annunciando l’aumento della loro capacità operativa.
Il presidente ha concentrato parte del suo intervento sul Donbass, dichiarando che “sul ripristino della regione del suo potenziale sussiste abbastanza forza”. Il governo russo ha previsto un vasto programma di sviluppo che si estende fino al 2030, con l’intento di migliorare infrastrutture, alloggi, servizi pubblici e cultura. Tra i progetti annunciati, spicca la costruzione di una tangenziale attorno al mar d’Azov, ora considerato un mare interno della Federazione Russa. “Questa sarà la stessa strada dell’autostrada Tavrida in Crimea”, ha aggiunto, enfatizzando i benefici di un simile collegamento.
In merito alla ripresa economica nelle regioni occupate, Putin ha comunicato che “nella Repubblica popolare di Lugansk le tasse riscosse sono aumentate del 97%” e che nel Donbass si registra un incremento del 69%. Ha inoltre sottolineato che a Zaporizhzhia e Kherson “la ripresa procede abbastanza rapidamente”, con l’obiettivo finale di raggiungere l’autosufficienza economica. “Dobbiamo sostenere le persone e fornire assistenza tempestiva”, ha affermato, confermando l’impegno della Russia nel garantire lo sviluppo sociale ed economico delle regioni ucraine occupate.
Queste dichiarazioni arrivano in un momento delicato, poiché il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia di occupare i territori del Donbass e della Crimea. L’inasprimento dei toni da parte di entrambi i governi evidenzia un conflitto che continua a influenzare profondamente gli equilibri geopolitici nella regione.
L’intervento di Putin, ricco di promesse di sviluppo e progressi militari, segna un ulteriore passo nel conflitto ucraino, mentre la comunità internazionale resta in attesa di una risposta alle crescenti tensioni tra le due nazioni.