40 anni dalla Strage del Rapido 904 | L’orribile verità che ha scosso l’Italia e cambiato la storia della democrazia!

Quaranta anni dalla Strage del Rapido 904: un dolore che non tace

ROMA – Oggi si commemorano i quarant’anni dalla tragica Strage del Rapido 904, avvenuta il 23 dicembre 1984. Un triste anniversario che richiama alla mente un evento spaventoso, un attentato che segnò profondamente la storia del nostro Paese e devasta ancora il ricordo di chi ha subito la perdita di un proprio caro. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha descritto l’evento come "un attentato spaventoso", consolidando l’impatto che quelle sevizie hanno avuto sulla nostra società.

Cerimonie commemorative in tutta Italia

La commemorazione principale si svolgerà presso la Stazione centrale di Napoli, dove a partire dalle ore 12:00 si riuniranno familiari delle vittime, attivisti e rappresentanti delle istituzioni. Saranno presenti anche la fanfara dell’Arma dei Carabinieri per rendere omaggio a tutte le sedici vittime innocenti e ai 267 feriti che quel giorno si trovavano a bordo del treno diretto verso le festività di Natale.

Parallelamente, si svolgeranno eventi commemorativi a San Benedetto Val di Sambro, Vernio e in tutte le altre stazioni che il treno avrebbe toccato. Un momento di silenzio e riflessione non solo per le vittime, ma anche per la memoria di chi ha lottato e continua a lottare contro il crimine e l’ingiustizia.

Un dolore che viene da lontano

La ricorrenza non è solo un momento di rievocazione, ma un tributo al dolore di chi ha perso i propri cari in circostanze così criptiche e violente. Tra le sedici vittime, venute a mancare nella strage, ci sono anche tre bambini, tragicamente simboli della brutalità dell’atto terroristico. Mattarella ha sottolineato che questi eventi non solo hanno spezzato vite, ma hanno cercato di minare la pacifica convivenza delle persone in un periodo di festa.

Ricordo e rinnovamento della solidarietà

Nel comunicato, il Presidente ha rivolto il suo "primo, intenso pensiero" ai familiari delle vittime, riconoscendo il "peso del dolore più intimo e incancellabile". La solidarietà che oggi si rinnova, ha detto, affonda le sue radici nella risposta unita del popolo italiano di fronte all’attacco eversivo. Un momento di unità e solidarietà che deve essere un messaggio forte per le nuove generazioni, ormai distanti dall’epoca in cui si sono verificati quegli eventi.

L’importanza della memoria per il futuro

La memoria della Strage del Rapido 904 deve rimanere viva, non solo per onorare le vittime, ma anche per garantire che simili crimini non si ripetano. La reazione civile e il desiderio di libertà degli italiani, come sottolineato da Mattarella, devono servire da faro e monito alla nostra società, anche oggi. I successivi eventi di commemorazione rinforzano l’importanza di non dimenticare, di riflettere e di costruire un futuro di pace e giustizia.

In conclusione, la commemorazione del Rapido 904 non è solo un tributo al passato, ma un appello a vigilare sulla nostra democrazia e sulla nostra umanità. La memoria è un ponte verso un domani migliore, in cui la violenza e l’odio non trovino più spazio.