Trump promette la più grande operazione di deportazione della storia | Ma chi sta davvero perdendo il controllo dei confini americani?

Trump e la sua visionaria agenda: deportazioni, genere e una possibile “riconquista” del Canale di Panama

Il Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ha svelato i tratti distintivi della sua amministrazione durante un discorso di 90 minuti all’America Fest, evento organizzato dal conservatore Turning Point USA. Con una retorica che promette una “rivoluzione del buon senso”, Trump ha delineato una serie di politiche aggressive in ambito di immigrazione, identità di genere e sicurezza nazionale, ponendo particolare enfasi sulla chiusura dei confini.

“Nel mio primo giorno firmerò una serie storica di ordini esecutivi per chiudere il nostro confine”, ha affermato Trump, promettendo di intraprendere la più grande operazione di deportazione mai vista negli Stati Uniti. La sua visione comprende inoltre una dichiarazione di guerra ai cartelli della droga messicani, che ha definito “organizzazioni terroristiche”. “Smantelleremo e distruggeremo” queste organizzazioni, ha promesso, mentre ha ribadito la tesi che altri Paesi stiano “svuotando i loro manicomi e prigioni” a beneficio degli Stati Uniti.

Un altro tema centrale del discorso è stata la questione dell’identità di genere. “Metteremo fine alla follia transgender”, ha dichiarato, proponendo l’esclusione degli uomini dagli sport femminili e sostenendo che sotto la sua amministrazione ci saranno solo “due generi: uomini e donne”. Trump si è anche impegnato a abolire i programmi di diversità, equità e inclusione nelle istituzioni pubbliche e private, promuovendo un sistema meritocratico. Il suo impegno a “fermare i woke” ha scatenato l’applauso più forte della serata.

In un passaggio controverso, Trump ha criticato il trattato degli anni ’70 che restituì il controllo del Canale di Panama e lo ha definito una “completa truffa”. Ha quindi minacciato di richiedere la restituzione del canale, un tema che rievoca nostalgie di rivendicazione territoriale.

Infine, ha trovato spazio nel suo discorso anche il confronto con figure importanti della tecnologia. Apprezzando l’intelligenza di Elon Musk, Trump ha ironizzato sul fatto che l’imprenditore non potrà mai diventare presidente a causa delle sue origini sudafricane.

Con questo discorso, Trump ha chiarito la sua intenzione di guidare il Paese verso un’epoca distinta, caratterizzata da un approccio radicale a tematiche calde, suscitando come sempre reazioni contrastanti nell’opinione pubblica. Mentre i suoi sostenitori applaudono le promesse di cambiamento, i critici temono che le sue politiche possano intensificare le divisioni nell’America contemporanea.