Giubileo 2025: 5 cammini accessibili che stanno cambiando il volto dell’Italia | Scopri come l’inclusione sta riscrivendo la storia dei pellegrinaggi!

Speciale Giubileo: Nascono Cinque Cammini Accessibili per l’Anno Santo in Italia

Roma – Con l’approssimarsi del Giubileo, si afferma un’iniziativa che unisce spiritualitĂ  e accessibilitĂ : cinque cammini accessibili sono stati progettati per permettere a tutti, comprese le persone con disabilitĂ , di scoprire e godere del ricco patrimonio culturale italiano. Iniziativa che prende forma dal 24 dicembre 2024, data di apertura della Porta Santa, e che rappresenta un passo significativo verso l’inclusione sociale e culturale.

L’iniziativa, promossa da diverse diocesi italiane in collaborazione con il Servizio Nazionale per la pastorale delle persone con disabilitĂ  della Conferenza Episcopale Italiana (Cei), si propone di far attraversare territori spesso trascurati, riscoprendo santuari e luoghi d’arte mentre si abbattono le barriere architettoniche e culturali. Suor Veronica Donatello, responsabile del Servizio, descrive il Giubileo come un’opportunitĂ  per un cambiamento radicale: "Iniziamo a progettare esperienze e luoghi ‘per tutti’, indipendentemente dalle caratteristiche fisiche, sensoriali, cognitive, anagrafiche, linguistiche e culturali."

I cinque percorsi, giĂ  presentati, si snodano in diverse regioni del paese:

  1. "E ti vengo a cercare. Cammini verso l’infinito", nella diocesi di Locri-Gerace (Calabria).
  2. "Tra Via Regia e Cammino giubilare", nella diocesi di Amalfi-Cava de’ Tirreni (Campania).
  3. "Iter Suasanum. Alle radici del cristianesimo", nella diocesi di Senigallia (Marche).
  4. "Romanic@mente", nella diocesi di Campobasso-Bojano (Molise).
  5. "Ravenna Mosaici For All. Il volto della speranza risplende nei mosaici di Ravenna", nella diocesi di Ravenna-Cervia.

Questi itinerari non solo guideranno i pellegrini attraverso paesaggi mozzafiato e spirituali, ma offriranno anche un’esperienza immersiva nelle tradizioni locali. “I pellegrini non conosceranno solo luoghi di culto e d’arte, ma assaporeranno anche i cibi tipici e entreranno in contatto con le tradizioni spiegate dagli stessi abitanti,” afferma Dino Angelaccio, esperto di accessibilitĂ .

Tutti i percorsi sono dotati di segnaletica progettata in collaborazione con le comunità locali. Questo garantisce che anche chi ha difficoltà nel linguaggio o nelle capacità sensoriali possa usufruire appieno delle informazioni lungo il cammino. "L’obiettivo è rendere esigibile il diritto universale alla bellezza,” commenta Angelaccio. "La bellezza è di tutti per tutti."

Un esempio concreto dalla Calabria è il percorso che attraversa comuni come Pazzano, Bivongi e Stilo. Qui, il parroco don Lorenzo Chiodo sottolinea l’importanza di unire culture diverse e promuovere un turismo inclusivo che comprenda "anche la Calabria bizantina e il Monastero greco-ortodosso di San Giovanni Theristis”.

Le iniziative nelle altre diocesi presentano simili obiettivi di inclusione. A Cava de’ Tirreni, la consigliera comunale Anna Padovano Sorrentino evidenzia le possibilità offerte dalla Strada Regia delle Calabrie. “Le persone con disabilità potranno visitare anche il Museo della Ceramica e il Castello di Sant’Adiutore, tutto accessibile,” assicura.

In Molise, il percorso "Romanic@mente" non solo enfatizza le chiese romaniche ma include anche strumenti innovativi come mappe tattili parlanti. "Stiamo cercando di costruire soluzioni che vadano bene per tutte le persone,” affermano gli esperti responsabili.

Infine, in Emilia Romagna, il Giubileo si declina attraverso quattro percorsi accessibili che invitano a esplorare i i preziosi mosaici di Ravenna. "Siamo impegnati a creare mappe tattili e contenuti multimediali per far vivere la bellezza a chiunque," afferma Christian D’Angiò, referente del Servizio diocesano per la Pastorale delle persone con disabilità.

In questo modo, il Giubileo del 2025 non sarĂ  solo un momento di riflessione spirituale, ma anche un’opportunitĂ  per promuovere l’inclusione e valorizzare l’Italia nella sua totalitĂ , rendendola un paese accessibile per tutti. In un’epoca in cui le barriere da abbattere non sono solo fisiche, quest’iniziativa si propone come un esempio virtuoso di come la cultura e la spiritualitĂ  possano coesistere con l’accoglienza inclusiva.