Giorgetti rivendica la prudenza della manovra | Ma i cittadini si chiedono: è davvero sufficiente?

Manovra economica e famiglia: Giorgetti rivendica la prudenza ma esprime rammarico per le famiglie

In un acceso dibattito al Senato, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha difeso la manovra finanziaria del governo, sottolineando l’importanza della prudenza nella gestione delle finanze pubbliche. “Viene spesso criticata la prudenza nella manovra finanziaria. Ma io la rivendico,” ha dichiarato Giorgetti, evidenziando che prima di redigere un bilancio con 90 miliardi di interessi passivi è fondamentale un approccio cauto.

Nel suo intervento, il ministro non ha soltanto messo in luce l’aspetto prudenziale, ma ha anche fatto riferimento all’andamento positivo del mercato degli investimenti, affermando che “l’atteggiamento di prudenza poi è stato premiato con la riduzione dello spread.” Questa affermazione arriva in un momento in cui la stabilità finanziaria è un tema cruciale per il Paese.

Critiche al dibattito parlamentare e il futuro delle famiglie

Sebbene Giorgetti si sia concentrato sulla necessità di una gestione finanziaria equilibrata, ha anche espresso un “rammarico” per ciò che non è stato possibile realizzare in termini di misure per le famiglie. “Avrei voluto fare di più,” ha ammesso, puntando il dito sull’allarmante tendenza demografica. “Un paese dove non nascono bambini e che invecchia non ha futuro,” ha ammonito, indicando che la decrescita demografica è un problema da affrontare con urgenza.

Sostegno alle pensioni e sulla spesa sanitaria

Giorgetti ha poi voluto rassicurare i cittadini sul tema delle pensioni, affermando che è stato garantito il “recupero integrale dell’inflazione registrata per le pensioni medio basse.” Questo è un passo significativo per supportare coloro che si trovano in difficoltà economiche. “L’incremento della previdenza complementare è cruciale per garantire in futuro pensioni dignitose,” ha aggiunto, mettendo in evidenza l’importanza della pianificazione previdenziale.

In merito alla sanità, il ministro ha fatto notare che, nonostante le critiche che ha ricevuto, “la spesa sanitaria pro capite depurata dall’inflazione è aumentata del 10,6% alla fine del 2026.” I numeri, secondo lui, devono essere interpretati come indicatori positivi del progresso in questo settore.

L’istruzione in crisi e l’appello agli imprenditori

Un tema controverso è quello dell’istruzione, con Giorgetti che ha menzionato la preoccupante perdita di “500mila studenti in 5 anni,” sottolineando che “la spesa è rimasta uguale.” Questo porta a interrogarsi sull’efficacia delle politiche educative e sulle misure che dovrebbero essere adottate per migliorare la situazione.

Infine, il ministro si è rivolto agli imprenditori, affermando che l’Italia ha bisogno di nuove forze imprenditoriali e che “premiamo chi ci crede, contro follie e storture europee.” Ha sottolineato la necessità di un nuovo modello di globalizzazione, in cui le condizioni di concorrenza siano eque per tutti i soggetti economici.

In sintesi, il dibattito sulla manovra finanziaria si conferma complesso e articolato, con Giorgetti che cerca di trovare un equilibrio tra prudenza economica e necessità di sostegno sociale, in un contesto che richiede risposte rapide ed efficaci.