Tony Effe al Palaeur: il Codacons chiede l’intervento del Tar per la rimozione di brani ‘violenti’
ROMA – Il concerto di Tony Effe, previsto per il 31 dicembre 2024 presso il Palaeur, continua a sollevare polemiche, soprattutto dopo il suo recente spostamento dal Circo Massimo. L’associazione dei consumatori Codacons ha deciso di intervenire, presentando un ricorso al Tar del Lazio con l’obiettivo di eliminare i testi considerati ‘violenti’ dalla scaletta dell’artista.
In una nota ufficiale, il Codacons ha spiegato di aver richiesto l’annullamento dell’autorizzazione rilasciata da Roma Capitale per il concerto del trapper, il cui vero nome è Nicolò Rapisarda. In particolare, l’associazione ha chiesto di "inibire e/o escludere dalla programmazione dell’evento" brani ritenuti offensivi nei confronti delle donne.
Tra i titoli contestati figurano canzoni come "DM", "Mi piace", "Dopo le 4", "Miu Miu", "Il Doc 2" e "Taxi sulla luna". Secondo Codacons, i testi di queste canzoni veicolano messaggi di violenza e disprezzo, potenzialmente nocivi, soprattutto per il pubblico giovanile atteso al concerto.
Il Presidente della Sezione II Ter del Tar del Lazio ha già fissato per il 14 gennaio 2025 la camera di consiglio per la trattazione collegiale del ricorso. Tuttavia, il Codacons ha espresso preoccupazione per il tempismo, considerando che l’evento si terrà prima di quella data. Per questo motivo, l’associazione ha chiesto di revocare un precedente decreto cautelare e di emanarne uno nuovo, che possa garantire un intervento tempestivo.
La questione solleva nuovamente il dibattito sul ruolo della musica e sul messaggio che può trasmettere, in particolare nel contesto della violenza di genere. Con la crescente attenzione mediatica e pubblica su temi delicati come questo, la vicenda di Tony Effe si preannuncia come un caso emblematico nel panorama musicale italiano, dove la libertà di espressione deve confrontarsi con le responsabilità etiche degli artisti.