Crosetto svela la verità su Gaza: “Israele DEVE cambiare strategia” | Gli italiani lo sosterranno o lo criticheranno?

Crosetto: "Da mesi esorto Israele a cambiare la sua strategia a Gaza"

In un’intervista rilasciata a The National, il Ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha espresso preoccupazione per la drammatica situazione a Gaza, dove, da ottobre scorso, oltre 45.000 palestinesi sono stati uccisi. Crosetto ha dichiarato: “Credo che Hamas sia quasi distrutta militarmente”, suggerendo che l’analisi della situazione richiede una revisione della strategia attuale di Israele nella regione.

Il Ministro ha inoltre fatto sapere che l’Italia si impegnerà con la nuova leadership siriana, ma con una valutazione basata sulle azioni concrete di questo governo. Con riferimento all’HTS, il movimento che ha rovesciato Bashar al-Assad, ha rimarcato l’importanza di un governo che rispetti le differenze culturali e religiose. “Ci auguriamo che sia un governo che rispetti le differenze culturali e religiose,” ha affermato Crosetto, mostrando un’apertura verso un dialogo costruttivo, ma con un occhio critico verso le promesse fatte da Ahmad Al Shara, il nuovo leader.

Di fronte a una situazione complessa e in evoluzione, Crosetto ha espresso un cauto ottimismo riguardo alla scelta di distanziarsi dal fronte estremista da parte della nuova leadership. Tuttavia, ha aggiunto: “Mi auguro che le loro dichiarazioni siano sincere.” Questo commento denota una chiara preoccupazione per la stabilità e il futuro della Siria, e per le dinamiche politiche e sociali che la riguardano.

Inoltre, il Ministro ha toccato il tema della sicurezza nel Mar Rosso, esortando la comunità internazionale ad adottare un approccio più severo verso i ripetuti attacchi alle navi da parte dei ribelli Houthi. Queste dichiarazioni evidenziano l’urgenza di una risposta collettiva da parte della comunità internazionale per affrontare questa crescente minaccia, che rischia di destabilizzare ulteriormente la regione.

Le parole di Crosetto mettono in luce una posizione chiara da parte dell’Italia, che si propone non solo come un osservatore, ma come un attore attivo nella ricerca di una soluzione duratura ai conflitti in corso in Medio Oriente. La pressione su Israele per un cambiamento strategico e l’atteggiamento vigilante nei confronti della Siria e della situazione nel Mar Rosso rendono evidente che l’Italia sta cercando di giocare un ruolo più incisivo nel panorama geopolitico attuale.