Cecilia Sala, dalla Italia pressing a Teheran: “Subito libera e garanzie sulle sue condizioni”
ROMA – Cresce la tensione intorno al caso di Cecilia Sala, la giornalista italiana arrestata in Iran dal 19 dicembre scorso. L’ambasciatrice d’Italia a Teheran, Paola Amadei, ha recentemente presentato una formale richiesta al governo iraniano, sottolineando un cambio di passo nelle trattative diplomatiche in corso.
Le richieste avanzate dalla diplomatica sono chiare e inequivocabili. Si chiede la “liberazione immediata” di Sala, accompagnata da “garanzie totali sulle condizioni di detenzione”. Questo nuovo approccio indica un’intensificazione della pressione diplomatica da parte dell’Italia per risolvere al più presto la delicatezza della situazione.
Nella nota verbale consegnata a Teheran, viene richiesta anche trasparenza riguardo alle condizioni di detenzione della giornalista. La Farnesina ha specificato la necessità di chiarimenti sulla possibilità di fornire generi di conforto e sull’assicurazione che questi vengano effettivamente consegnati a Cecilia. La situazione, considerata l’alta tensione diplomatica, è vista come un indicatore significativo delle reali intenzioni del governo iraniano nei confronti della Repubblica Italiana.
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, è attivamente coinvolto nella gestione del caso, collaborando con la premier Giorgia Meloni, il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. L’obiettivo principale del governo italiano è quello di trovare una soluzione rapida a questa vicenda, che ha suscitato preoccupazioni diffuse in tutto il paese.
Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto esprimere la sua solidarietà, menzionando l’angoscia provata dagli italiani per la detenzione di Cecilia nel suo discorso di fine anno. Sala, che è una reporter per Il Foglio e Choramedia, è stata rinchiusa in una cella di isolamento all’interno della famigerata prigione di Evin, nota per le sue dure condizioni.
In un clima di incertezza e preoccupazione, il governo italiano continua a monitorare la situazione con l’auspicio che, attraverso il canale diplomatico, si possa giungere a una risoluzione favorevole per Cecilia Sala e la sua famiglia.