Canada in subbuglio: Trudeau annuncia le dimissioni da primo ministro
Ottawa, 6 gennaio 2025 – Justin Trudeau ha ufficialmente comunicato le proprie dimissioni dal ruolo di primo ministro del Canada e da capo del Partito liberale. L’annuncio è stato fatto durante un discorso trasmesso in televisione, segnando un momento cruciale nella politica canadese.
Il premier ha dichiarato che rimarrà in carica come primo ministro ad interim fino alla nomina di un successore. Inoltre, ha informa che "i lavori parlamentari saranno sospesi fino al 24 marzo", creando un clima di attesa in vista delle prossime elezioni politiche, programmate per ottobre.
“Il Canada merita una scelta vera”, ha affermato Trudeau, sottolineando la necessità di rinnovamento e di un vero dibattito politico in un periodo di crescente insoddisfazione tra la popolazione. La sua decisione sembra riflettere le crescenti tensioni all’interno del suo partito, amplificate dalle recenti dimissioni della ministra delle Finanze Chrystia Freeland.
La crisi politica che attanaglia Ottawa è alimentata da un aumento vertiginoso dei prezzi, specialmente per quanto riguarda il cibo e gli alloggi, che ha generato preoccupazioni tra i cittadini canadesi. Il contesto economico attuale ha spinto molti a chiedere un cambio di rotta nella leadership del paese.
Trudeau, 53 anni, ha guidato il Partito liberale dal 2013 e ha ricoperto la carica di primo ministro dal 2015. La sua amministrazione ha affrontato numerose sfide, ma l’attuale battaglia interna sembra aver convinto il politico a fare un passo indietro in questo momento critico per il Canada.
Con il paese che assumerà la presidenza del G7, c’è attesa per come questa transizione di leadership influenzerà le ambizioni strategiche internazionali del Canada. La prossima fase politica sarà fondamentale, non solo per la sorte del Partito liberale, ma anche per il futuro del paese stesso.
I tempi che ci attendono saranno decisivi e le scelte che verranno fatte nei prossimi mesi potrebbero determinare il corso della direzione politica canadese per gli anni a venire.