San Filippo del Mela: Arresti domiciliari con braccialetto elettronico per un uomo accusato di maltrattamenti
La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di arresti domiciliari con braccialetto elettronico a carico di un 43enne, residente a San Filippo del Mela. L’uomo è accusato di maltrattamenti in famiglia ai danni della sua ex moglie, dalla quale era già separato. L’operazione è stata condotta dagli agenti del Commissariato di P.S. di Milazzo, sotto la supervisione della Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto.
Le indagini, avviate nel maggio dello scorso anno, hanno rivelato un quadro preoccupante di violenze ripetute, alcune delle quali si sarebbero verificate anche alla presenza del figlio minore della coppia. Questo aspetto sottolinea la gravità della situazione e il potenziale impatto sulle fasce più vulnerabili coinvolte.
L’accusato, già noto alle forze dell’ordine per precedenti condanne per maltrattamenti, non si è fermato nemmeno di fronte a un divieto di avvicinamento imposto dal giudice. Nonostante tale misura, si era recato più volte presso l’abitazione della sua ex moglie, continuando a manifestare comportamenti aggressivi. In un episodio particolarmente allarmante, ha cercato di inseguire la donna, tentandone ripetutamente il speronamento con il proprio veicolo.
L’ultima aggressione, avvenuta poco prima dell’emanazione della misura cautelare, ha visto l’uomo sferrargli pugni contro il finestrino dell’auto, minacciandola con gesti violenti. Questa escalation di violenza ha generato nella vittima un grave stato d’ansia e una costante paura per la propria sicurezza.
Gli agenti del Commissariato di Milazzo hanno successivamente condotto l’indagato presso un’abitazione di un familiare a Milazzo, dove è stato posto agli arresti domiciliari. La misura cautelare è un passo fondamentale per garantire la protezione della vittima e interrompere un ciclo di abusi che ha persino coinvolto i diritti di un minorenne.
È importante sottolineare che il procedimento è ancora in fase di indagini preliminari e che, in base al principio di presunzione di innocenza, ogni ulteriore accertamento necessario sarà eseguito nell’interesse di tutti coloro che sono coinvolti, compreso l’indagato. La vicenda mette in luce la necessità di una continua attenzione e azioni decisive per combattere la violenza domestica, un fenomeno che colpisce purtroppo un numero crescente di famiglie in Italia.