Gli Stati Uniti preparano un gigantesco invio di armi da 8 miliardi a Israele | È davvero il momento di incrementare il supporto militare?

Gli Stati Uniti forniscono nuove armi a Israele: via libera a un pacchetto da 8 miliardi di dollari

ROMA – Il presidente uscente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha annunciato un’importante misura di supporto a Israele, svelando la decisione di fornire nuove armi per un valore complessivo di otto miliardi di dollari. Questa notizia arriva in un momento delicato per la regione e rappresenta un passo fondamentale per potenziare le capacità di difesa aerea dello Stato ebraico.

Le fonti citate dai media americani rivelano che Biden ha informato il Comitato per gli affari esteri della Camera dei rappresentanti e il Comitato per le relazioni estere del Senato della sua intenzione di procedere con queste transazioni. Il pacchetto d’armamenti include munizioni critiche, destinate a garantire la sicurezza a lungo termine di Israele e ad integrare le scorte esistenti.

Il forte legame militare tra Stati Uniti e Israele è ben noto: secondo l’Istituto internazionale di Stoccolma per la ricerca sulla pace (Sipri), tra il 2019 e il 2023, il 99% delle importazioni di armi da parte di Israele è stato assicurato da questi due paesi, con una predominanza degli Stati Uniti che ha raggiunto il 69% e della Germania che ha toccato il 30%.

L’emergere di questa decisione coincide con una fase di intensificazione del conflitto nella regione. Dall’7 ottobre 2023, quando un attacco coordinato di Hamas ha colpito Israele provocando oltre 1.200 morti, le forze armate di Tel Aviv hanno intensificato le operazioni militari, conducendo raid nella Striscia di Gaza. Le autorità palestinesi hanno confermato un drammatico bilancio delle vittime, con oltre 45.000 persone decedute, in gran parte tra i civili.

Questa nuova ondata di armamenti statunitensi rappresenta non solo un rafforzamento delle capacità militari di Israele, ma anche un ulteriore tassello nelle già complesse dinamiche geopolitiche del Medio Oriente. Mentre gli Stati Uniti continuano a sostenere Teheran, la comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione l’escalation della violenza nella regione, augurandosi che la diplomazia possa finalmente prevalere per riportare la pace e la stabilità.