Rilasciato dopo cinque ore l’italiano in Venezuela accusato di essere un mercenario
BOLOGNA – È stato rilasciato dopo solo cinque ore il cittadino italiano arrestato in Venezuela, sospettato di essere coinvolto in attività illegali. L’uomo era stato fermato mentre tentava di entrare nel paese sudamericano attraverso un percorso non ufficiale, un vero e proprio ‘varco’ conosciuto come “trochas”. Questo modo di attraversare la frontiera ha sollevato dubbi sulle sue intenzioni, attirando l’attenzione delle autorità locali.
Il ministro degli Interni, Diosdado Cabello, ha dichiarato che l’arresto è avvenuto in seguito all’individuazione dell’italiano durante il suo passaggio a un valico sospetto. Insieme a lui, è stato arrestato anche un cittadino colombiano, e entrambi sono stati accusati di essere “mercenari” coinvolti in un presunto complotto per rovesciare il governo del presidente Nicolas Maduro.
L’accusa di mercenari non è nuova nel contesto venezuelano. Dopo le contestate elezioni presidenziali del 28 luglio 2024, che hanno riconfermato Maduro al potere, le autorità hanno arrestato un totale di 127 cittadini stranieri. Le nazionalità degli arrestati variano, includendo svizzeri, tedeschi, americani, spagnoli, italiani, ucraini, albanesi e olandesi, molti dei quali affrontano le stesse accuse di presunte attività mercenarie.
I numeri forniti da Cabello sottolineano una tendenza preoccupante: il governo venezuelano sta perdendo la pazienza nei confronti di coloro che vengono percepiti come minacce al regime. In un clima politico volatile, la situazione degli stranieri nel paese si fa sempre più complessa, e il caso dell’italiano arrestato rappresenta solo l’ultima di una serie di operazioni volte a mantenere l’ordine interno e la stabilità del governo di Maduro.
Con il rilascio dell’italiano, si sollevano interrogativi sulle procedure di sicurezza e sulle politiche di immigrazione in Venezuela, un paese che continua a navigare in acque tumultuose sotto la guida del suo presidente. Il mondo guarda con attenzione, mentre i venezuelani sperano in un miglioramento della loro situazione politica ed economica.