La mamma di Cecilia Sala: “Sono rinata. Eravamo fiduciosi che sarebbe tornata, ma non così presto”
ROMA – Un abbraccio che racconta giorni di ansia e paura. La liberazione di Cecilia Sala, giornalista di Chora Media e del Foglio, avvenuta all’aeroporto militare di Ciampino, ha portato un momento di gioia indescrivibile nelle vite della sua famiglia. “La prima cosa che mi ha detto è stata ‘Ti voglio bene’. È la mia Ceci, sta bene,” afferma commossa Elisabetta Vernoni, mamma di Cecilia, nel raccontare le sue prime sensazioni dopo la liberazione dal carcere di Evin, a Teheran.
Il momento della liberazione, atteso con trepidazione, è stato preceduto da una telefonata che resterà nel cuore di Elisabetta. “Erano circa le 11, io ero fuori per lavoro. Quando ho visto la sigla GM non ho capito subito chi fosse,” racconta, esprimendo l’emozione che ha provato quando ha realizzato che dall’altro capo del telefono c’era la Premier Giorgia Meloni. “Quando ho risposto, ho sentito la sua voce raggiante darmi la notizia più bella del mondo: ‘Cecilia è libera, la riportiamo a casa.’ In quel momento, mi sono sentita rinascere.”
Malgrado la sollecitudine della liberazione, la madre di Cecilia confessa che la fiducia in un ritorno della figlia non è mai venuta meno. “Eravamo veramente fiduciosi che Cecilia sarebbe tornata presto ma non così presto,” dice Elisabetta, sottolineando l’importanza della speranza e del sostegno ricevuto durante il periodo angosciante.
La situazione aveva portato la famiglia a prepararsi a lungo. “Stavamo programmando un prossimo pacco per Cecilia con cose affettive da mandarle, ma ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti: ‘Ma lo facciamo ‘sto pacco?’. Alla fine abbiamo deciso di no, perché era inutile farlo,’ rivela, dimostrando quanto il legame emotivo tra la famiglia e Cecilia sia rimasto forte anche nella distanza.
Ora, con la gioia di avere la figlia a casa, i Vernoni possono finalmente tirare un sospiro di sollievo e godere di un ritrovato abbraccio. Questo è un momento di speranza per tutti, una storia di resistenza e amore che dimostra come, anche nei momenti più bui, la luce della famiglia riesca sempre a brillare.