Palermo: la consigliera Di Gangi svela un oscurità sul Teatro Biondo | cosa stanno nascondendo i vertici?

Palermo, 10 gennaio 2025 – La consigliera comunale Mariangela Di Gangi ha formalmente richiesto un intervento da parte del sindaco, del presidente del Consiglio comunale e del segretario generale del Comune di Palermo per garantire il rispetto del diritto di accesso agli atti, in particolare in relazione alla documentazione riguardante la selezione del nuovo direttore artistico del Teatro Biondo.

Questa iniziativa arriva dopo che il Teatro ha negato di fornire i documenti richiesti, una decisione che, secondo Di Gangi, va contro i principi di trasparenza e responsabilità che dovrebbero caratterizzare le istituzioni pubbliche. La consigliera ha evidenziato che il diritto di accesso agli atti non può essere considerato una concessione, ma deve essere visto come uno strumento imprescindibile per una gestione pubblica efficiente e responsabile.

“Il diritto di accesso agli atti è essenziale per l’espletamento del mandato consiliare”, ha affermato Di Gangi, sottolineando il suo ruolo di rappresentante dei cittadini. Secondo la consigliera, è fondamentale garantire la vigilanza sull’utilizzo dei fondi pubblici, che alimentano attività come quelle del Teatro Biondo. “È inaccettabile che un ente finanziato con risorse pubbliche si sottragga ai principi di trasparenza, pregiudicando il rapporto di fiducia con la cittadinanza", ha continuato.

Oltre alla questione formale, la consigliera ha sollevato anche un’importante questione politica e culturale: la sensazione che il Teatro Biondo non si stia conformando all’obbligo etico e amministrativo di rendere conto delle proprie attività e dell’uso dei fondi pubblici. “Davvero i vertici del Teatro pensano non sia opportuno, prima ancora che formalmente obbligatorio, rendere conto di come usano i soldi pubblici che ricevono?”, ha incalzato Di Gangi, insinuando la possibilità che vi siano intenzioni dietro il rifiuto di fornire gli atti.

Infine, la consigliera ha annunciato che, in mancanza di una risposta tempestiva, si riserverà il diritto di rivolgersi alle autorità competenti per tutelare non solo il suo diritto di accesso, ma anche quello di tutto il Consiglio comunale. “È fondamentale per il buon funzionamento amministrativo e democratico dell’ente”, ha concluso, evidenziando l’urgenza di una risposta da parte dei vertici dell’amministrazione.

Con questa iniziativa, Di Gangi si pone come un forte sostenitrice della trasparenza e del controllo democratico, elementi essenziali per garantire il giusto utilizzo delle risorse pubbliche e il pieno rispetto dei diritti dei rappresentanti eletti.