Trentino, bimbo di nove anni intossicato con il formaggio a base di latte crudo
Un episodio allarmante di intossicazione alimentare ha colpito un bambino di nove anni in Trentino, causato dal consumo di un formaggio tipico della regione, il puzzone di Moena. La notizia è stata confermata dal Dipartimento di prevenzione dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari (APSS) di Trento, che ha avviato un’indagine epidemiologica per accertare le cause e valutare le misure necessarie.
Il piccolo ha manifestato sintomi di un’infezione intestinale dopo aver mangiato il formaggio, noto per la sua produzione a base di latte crudo. In seguito all’accaduto, l’APSS ha provveduto a ritirare dal commercio il lotto di formaggio coinvolto e ha emesso raccomandazioni per la popolazione.
Le autorità sanitarie hanno sottolineato che i formaggi a base di latte crudo non sono adatti a bambini, donne in gravidanza e persone con un sistema immunitario compromesso. Questi prodotti non subiscono trattamenti termici come la pastorizzazione, necessari per eliminare eventuali germi patogeni presenti nel latte, aumentando così i rischi per la salute.
Quello del bimbo di nove anni non è un caso isolato, infatti, lo scorso novembre, un altro episodio simile ha coinvolto una bambina di undici anni a Cortina d’Ampezzo. Anche in questo caso, il formaggio consumato era contaminato da Escherichia coli, un batterio che può causare gravi infezioni intestinali.
Le autorità invitano tutti coloro che hanno acquistato formaggi a base di latte crudo a prestare particolare attenzione e a non somministrarli ai più giovani. La prevenzione rimane fondamentale per evitare futuri casi di intossicazione, sottolineando l’importanza di scelte alimentari sicure, specialmente in un periodo in cui la consapevolezza sulla salute alimentare è sempre più rilevante.