Lo scontro tra Giorgia Meloni e Oliviero Toscani: un confronto incendiario che dura dal 2018
BOLOGNA – La recente scomparsa di Oliviero Toscani, avvenuta all’età di 82 anni, riporta alla luce un acceso scambio di battute tra lui e l’attuale presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Un’astio che ha preso forma nel 2018 e che ha caratterizzato il loro rapporto, segnato da commenti pungenti e dichiarazioni forti.
Nel 2018, il fotografo Toscani, noto per le sue campagne provocatorie, non risparmiò critiche a Meloni durante una sua intervista alla trasmissione ‘La Zanzara’. Definendola “volgare”, “brutta” e addirittura “ritardata”, Toscani lanciò un attacco personale che scatenò la reazione della leader di Fratelli d’Italia.
La risposta di Meloni: “Razzismo verso le donne”
Giorgia Meloni rispose a tono, sottolineando come le affermazioni di Toscani rappresentassero delle forme di “razzismo viscerale”. In un post sui suoi canali, dichiarò: “Il radical chic (con tessera Pd in tasca) Oliviero Toscani… dice che io sono ‘brutta e volgare’ e che ‘sono ritardata’”. La Meloni non si limitò a difendere la propria immagine, ma portò anche l’attenzione sulla questione del giudizio sull’aspetto fisico delle donne e sulle problematiche legate ai disturbi psichici. “Sono profondamente fiera che la mia presenza dia fastidio a una persona così miserabile”, chiosò Meloni.
Accuse più recenti: “Giorgia Meloni è fascista”
Il clima di tensione tra i due non si placò con il tempo. Nel settembre 2024, durante un’intervista a Corrado Formigli per il programma Piazza Pulita, Toscani tornò a commentare Meloni, rispondendo a una domanda sul suo antifascismo. “Perché Giorgia Meloni non riesce a dirsi antifascista? Perché è fascista”, affermò Toscani, alimentando ulteriormente il fuoco della polemica.
Un confronto simbolo di due visioni opposte
Il contrasto tra Giorgia Meloni e Oliviero Toscani ha così rappresentato non solo un conflitto personale, ma anche un simbolo di due visioni distanti della società italiana. La Meloni, figura di spicco della destra italiana, e Toscani, simbolo di un’arte provocatoria e progressista, hanno continuamente rappresentato posizioni diametralmente opposte su temi che spaziano dalla politica all’estetica.
In conclusione, il dialogo tra Meloni e Toscani, intriso di polemiche e forti dichiarazioni, rimarrà impresso nella memoria collettiva come un esempio di come le differenze ideologiche possano sfociare in un dibattito tanto acceso quanto significativo per il panorama politico e culturale italiano.